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Stati Generali della Montagna, apre la Val Brembana Lo sviluppo turistico a S.Pellegrino


Si terranno a partire dal prossimo sabato 20 maggio gli «Stati Generali della Montagna» che coinvolgeranno la Provincia di Bergamo, il Club Alpino Italiano (CAI) e le Comunità Montane della Valle Brembana, Valle Imagna, Valle Seriana, Valle di Scalve e dei Laghi. Nella serata di presentazione del 28 aprile al Palamonti di Bergamo, sono state presentate le proposte per il coordinamento dei referenti dei vari campi avanzati per la Cordata della Presolana del prossimo 9 luglio (iscrizioni tramite il sito Kendoo). «Si tratta di una serie di importanti iniziative sulle quali stiamo lavorando da tempo insieme alle cinque Comunità Montane e al CAI, al fine di riflettere, organizzare e programmare le future azioni per lo sviluppo delle nostre Valli mettendo la montagna al centro dell’attenzione della politica e delle istituzioni. È un obiettivo importante, contenuto nel mandato di programma dell’Amministrazione provinciale, sul quale vorremmo coinvolgere tutta la comunità bergamasca», afferma il presidente della Provincia di Bergamo Matteo Rossi.

Tre gli incontri programmati, e ad aprire sarà la Valle Brembana, il 20 maggio e poi il 10 giugno, prima con l’incontro organizzato a San Pellegrino Terme (alle ore 10), poi presso la Green House della Comunità Montana a Zogno (ore 14.30). I temi posti nei tre laboratori più tavola rotonda saranno incentrati sugli scenari possibili per lo sviluppo di un turismo estivo in montagna, e su governance e policies mirate per i territori montani. «Sono convinto che una Politica che non torni all’analisi e alla conoscenza dei territori non risulterà mai incisiva. C’è bisogno non solo della soluzione degli assetti istituzionali ma anche di recuperare il rapporto con quello che è il tessuto connettivo, cioè quello che abbiamo chiamato Aree Interne», ha detto Enrico Borghi, il coordinatore della Strategia Nazionale per le Aree Interne alla presidenza del Consiglio dei Ministri e presidente di Uncem Nazionale

All’incontro prenderanno parte anche Anna Giorgi, direttore dell’Università della Montagna di Edolo e Ugo Parolo, sottosegretario alla presidenza di Regione Lombardia con delega alle politiche per la montagna. Dopo gli interventi istituzionali del presidente della Provincia di Bergamo, Matteo Rossi, e della Comunità Montana Valle Brembana Alberto Mazzoleni, seguiranno i laboratori di confronto su economia circolare e servizi eco sistemici, giovani e start up, programmazione e politiche territoriali, per poi proseguire con la tavola rotonda e il dibattito aperto al pubblico a agli stakeholders locali. «Sono molto contento che dalla nostra Valle parta un lavoro importante per sviluppare proposte per il futuro delle montagne – ha detto il presidente Mazzoleni -. Sono convinto che serva molta concretezza, e con me i colleghi delle Comunità Montane lombarde che rappresento, e che non si debba insistere su obblighi calati dall’alto – vedasi gestioni associate che già tutti i piccoli comuni montani fanno per quello che ritengono utile – ma su una fiscalità di vantaggio ed incentivi seri per chi sceglie di viverci»

Vivere la montagna tra identità, comunità e sviluppo agricolo – rurale sarà invece il tema su cui il prossimo 24 giugno si concentrerà la Comunità Montana Valle Imagna, a Sant’Omobono. Gli interventi previsti ci sono quello di Aldo Bonomi di AASTER, Renato Ferlinghetti dell’Università degli Studi di Bergamo, Roberta Garibaldi di progetto ERG. Moderatore della tavola rotonda sarà il sindaco di Corna Imagna Giacomo Invernizzi. «Sono soddisfatto – ha affermato Roberto Facchinetti, presidente della CMVI -, che finalmente si venga in montagna a parlare di montagna. Nella speranza che alle parole seguano poi i fatti».  Incontro unico, invece, il 1 luglio, per le comunità montane di Valle Seriana, di Scalve e dei Laghi, sul tema delle strategie condivise per un turismo di qualità nelle aree montane.

«Regione Lombardia – Ugo Parolo, sottosegretario alla presidenza di Regione Lombardia con delega alle politiche per la montagna -, nonostante la limitatezza delle risorse finanziarie a disposizione, per volontà del presidente Roberto Maroni, ha sempre garantito  una costante attenzione verso le aree montane attivando sensibili politiche di sviluppo per migliorare infrastrutture e servizi utili a contrastare l’isolamento e l’abbandono delle aree montane. A testimoniarlo ad esempio sono gli ingenti finanziamenti garantiti (oltre 60 milioni di euro) per 4 aree interne selezionate in accordo con il Governo, il mantenimento delle Comunità Montane (unica regione italiana) e relativo finanziamento (10 milioni all’anno) e la recente istituzione del ‘Fondo regionale territoriale per lo sviluppo delle valli prealpine’, strumento che mette a disposizione risorse pari a 9 milioni di Euro destinati ai Comuni montani per uno sviluppo sostenibile e condiviso del loro territorio a favore della crescita sociale ed economica della Montagna.Infine, ci tengo a sottolineare l’importanza di convegni dedicati alla governance dei territori montani e al confronto tra le varie realtà territoriali, poichè permettono di promuovere la bellezza delle nostre meravigliose montagne lombarde». 

 


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