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Matteo Rossi, la viabilità in valle, e la serata a Zogno Quella rabbia da non strumentalizzare

«Lo dico subito: secondo me, voi dovete andare a quella manifestazione. E i sindaci in prima fila, con la loro fascia tricolore, perché il PD ed il centrosinistra in Valle Brembana devono camminare a testa alta». Esordisce così il presidente della Provincia di Bergamo Matteo Rossi, alla Green House di Zogno dove, lo scorso 19 gennaio, c’è stato un incontro per illustrare quanto fatto per la Valle Brembana in questi anni di mandato in Provincia. I temi “snoccialati” sono stati molteplici, in prima battuta non poteva mancare un accenno alle opere legate alla viabilità oggetto in questi giorni di continue discussioni su giornali e social; opere che saranno tema centrale di una manifestazione il prossimo 3 febbraio a San Pellegrino Terme. La manifestazione è stata organizzata e chiesta “a gran voce” dai comuni di San Pellegrino Terme e Zogno.

  «Fate sì che la giusta rabbia dei cittadini e il profilo di grande collaborazione che la stragrande maggioranza dei sindaci hanno tenuto in questi anni non venga strumentalizzata – ha chiesto Matteo Rossi ai rappresentanti istituzionali durante l’incontro a Zogno –. Non accetto che chi ha costruito i problemi che noi abbiamo eredito in questi anni convochi oggi manifestazioni contro chi questi problemi sta cercando di risolverli».

VARIANTE DI ZOGNO – «Siamo arrivati con i lavori bloccati, con un contenzioso di 8 milioni con l’impresa, ed un buco di 32 milioni per completare l’opera. Oggi quell’opera è finanziata e ha tempi certi di realizzazione, anche se questo però non risolve i malumori dei cittadini che ancora per un po’ di tempo dovranno fare la coda», ha illustrato il presidente della Provincia. «Questo però – prosegue Rossi -, è la dimostrazione che abbiamo preso l’opera e l’abbiamo rimessa in carreggiata, grazie ad un lavoro di squadra tra istituzioni, con Regione Lombardia e il lavoro prezioso dell’on. Giovanni Sanga. Abbiamo fatto tecnicamente quello che ci competeva, oggi quel progetto è pronto per essere validato con tempi più lunghi visto il nuovo codice degli appalti».

  «Non mi prendo meriti – aggiunge – ma rivendico la competenza della mia struttura tecnica, fondata dal dirigente Renato Stilliti; e non si racconti che la struttura provicniale sia fatta di incompetenti. Difendo il lavoro di tecnici e dei dipendenti».

TREVIOLO – PALADINA «I lavori sono partiti. Lo abbiamo fatto prestando attenzione alle rimostranze dei sindaci di Mozzo, Curno, Paladina, Villa D’Almè, e nei limiti del possibile abbiamo inciso su quel progetto. Abbiamo provato – grazie al lavoro del vicepresidente Pasquale Gandolfi – a lavorare sulle corsie di accelerazione e decelerazione. E’ partita quando noi l’avevamo ereditata bloccata, con l’impresa in concordato», ha spiegato Rossi.

PALADINA – VILLE D’ALME’ – «Date risposte sulla prima, date risposte sulla seconda: c’era comunque chi aveva voglia di fare a tutti i costi la manifestazione. Ma va bene, si possono fare: spingere il territorio prima di tutto è stato il mio slogan. Viva le manifestazioni, quando hanno un obiettivo chiaro, non attaccare le persone ma spingere i problemi ad essere risolti». 

  Lunedì 22 (firma avvenuta – leggi qui) è stata firmata la convenzione. Nel documento ANAS ha riconosciuto alla Provincia i quasi 3 milioni di euro per fare la progettazione preliminare. A cavallo dell’estate questa progettazione passerà in capo ad ANAS che prenderà in carico l’opera e provvederà alla progettazione esecutiva.


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