Strage di galline in un allevamento di Gozzolina, a Castiglione delle Stiviere, al confine con Solferino e Medole: sarebbero più di 80mila le ovaiole morte bruciate a seguito dell’incendio divampato lunedì 28 luglio nei capannoni dell’azienda Liberelle, che alleva oltre 800mila galline in una decina di capannoni.
Proprio a fianco di uno dei capannoni si è scatenato l’incendio che in pochi minuti ha divorato la struttura. Le fiamme sarebbero divampate a partire da un nastro trasportatore, probabilmente a causa di un corto circuito: in pochi attimi le scintille hanno attecchito un accumulo di pollina, il liquame di polli e galline che una volta seccato è altamente infiammabile, tanto da essere ancora utilizzato come combustibile naturale. Da quel momento in poi, si è scatenato l’inferno. Il fuoco ha letteralmente divorato il capannone all’interno, propagatosi forse per via dell’impianto di ventilazione, che è sempre acceso. L’allarme è stato lanciato in pochi minuti: sul posto si sono precipitate squadre dei Vigili del Fuoco da Castiglione, Desenzano, Mantova e perfino Salò. Danni per centinaia di migliaia di euro. Ci è voluta una notte intera per domare le fiamme. Solo all’alba anche l’ultimo focolaio era spento. Fortunatamente l’incendio non si è propagato anche ad altri capannoni. Rimane ben poco invece della struttura ormai distrutta, che dovrà essere abbattuta. Come detto sarebbero 80mila le galline morte bruciate al suo interno. Intanto si cerca di fare la conta dei danni: tra abbattimento, ricostruzione, sostituzione del nastro e degli impianti, acquisto di nuove galline, si prevedono costi per qualche centinaia di migliaia di euro.