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Viaggi e problemi fisici correlati

L’estate è un periodo di ferie, per cui sono frequenti i viaggi e di conseguenza sono frequenti i problemi fisici ad essi correlati che sono principalmente il mal d’aria, il mal d’auto, il mal di mare ed il jet lag.
Il mal d’aria o mal d’aereo, così come il mal d’auto sono delle cinetosi. Vengono così definiti tutti i disturbi caratterizzati principalmente da nausea e vomito, provocati dal movimento. Il mal d’aria ed il mal d’auto sono provocati da segnali contrastanti che gli organi sensoriali inviano al cervello. Gli occhi si abituano rapidamente alla mancanza di movimento nella zona all’interno dell’aereo o dell’auto. Il labirinto invece, che è l’organo del movimento e dell’equilibrio, percepisce il movimento reale, quindi questi segnali contrastanti che arrivano al cervello, possono scatenare, in soggetti predisposti la nausea ed il vomito. Sono importanti una serie di comportamenti da osservare per prevenire le cinetosi che valgono sia per i viaggi in aereo che in auto. Innanzitutto il giorno precedente il viaggio evitare cibi grassi e preferire invece cibi facilmente digeribili (carboidrati come pane, pasta o riso poco conditi), facendo pasti non abbondanti e frequenti, non assumere un pasto appena prima di salire in aereo o in auto ma evitare anche di salire con lo stomaco completamente vuoto. Evitare gli alcolici e bere invece molta acqua a piccoli sorsi. In caso di viaggio in aereo scegliere, se possibile, il posto più adatto che è quello sopra l’ala e vicino al finestrino, in alternativa scegliere un posto nella parte anteriore così come il sedile anteriore è da preferire anche in auto. Quando si è a bordo dell’aereo o dell’auto cercare di guardare un punto fisso all’orizzonte, non leggere, non guardare il telefonino. Può essere d’aiuto anche respirare lentamente e profondamente.
Ci sono in commercio vari farmaci anti cinetosi sotto forma di cerottini, da applicare dietro l’orecchio, chewing gum, compresse orosolubili, che vanno assunti 30 minuti prima di iniziare il viaggio.
Il mal di mare è un’altra cinetosi dove però al movimento si aggiunge il continuo dondolio dell’imbarcazione, è ovvio quindi che è più intenso quando il mare è mosso o quando si naviga su piccole imbarcazioni come traghetti o battelli, molto meno frequente invece sulle moderne navi da crociera a bordo delle quali il rullio è praticamente impercettibile. Un altro problema legato ai viaggi aerei è il jet lag.
Si tratta di un malessere legato al cambiamento di fuso orario. È caratterizzato da turbe del sonno, inappetenza, nausea, irregolarità dell’ intestino, malessere generale, senso di spossatezza,  riduzione dell’efficienza psichica con  depressione  del tono dell’ umore. Si tratta di una  sindrome complessa alla quale contribuiscono un gran numero di variabili. La ragione fondamentale è l’alterazione dei ritmi circadiani che manifestano un’inerzia ad adattarsi alle nuove alternanze di luce e buio. La sindrome tende a presentarsi principalmente in individui sopra i 50 anni di età e durata e severità sono proporzionali al numero di fusi orari attraversati, alla direzione (est o ovest) del volo e all’ora di partenza e arrivo. Allungare o accorciare il giorno non è la stessa cosa. È, infatti, dimostrato che spostandosi verso est sono necessarie più ore per riadattarsi rispetto a quando si va verso ovest. Il disturbo si manifesta, in genere, il secondo giorno dopo l’arrivo poiché il sonno del primo giorno recupera quanto perso durante il viaggio aereo. La durata del disturbo è di 2-3 giorni circa, arrivando ad un massimo di 7-10 per i viaggi verso est che hanno comportato l’attraversamento di 8-12 fusi orari. Ogni giorno si dovrebbero recuperare circa 90 o 60 minuti rispetto allo sfasamento, rispettivamente da volo verso ovest e verso est.
Le misure preventive più specifiche per un viaggio verso est consistono nell’anticipazione dell’ora di coricarsi la sera, per alcune sere prima del viaggio, nell’esporsi al più presto alla luce del mattino e nel proteggersi invece dalla luce dal tramonto in poi (per esempio con occhiali scuri).
Se invece la meta del viaggio è verso ovest è bene cercare di coricarsi un’ora più tardi ogni sera, per alcune sere prima della partenza, esporsi alla luce serale e proteggersi invece dalla luce del mattino.
Durante i voli da est a ovest, in particolare se il volo avviene nelle ore diurne, bisogna cercare di stare svegli e prendere luce fino all’arrivo.
Durante i voli verso est, se il volo è notturno l’indicazione è di dormire il più possibile ricorrendo a tappi per le orecchie e a mascherine per proteggersi dalla luce e dal rumore ed eventualmente ricorrendo a blandi induttori del sonno.

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