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La dermatite del bagnante

La dermatite del bagnante, nota anche come dermatite da cercarie, si manifesta con un esantema fortemente pruriginoso causato dalle cercarie, dei parassiti che in ambiente acquatico possono attaccare uccelli (anatre, cigni, oche, gabbiani). Le larve di questi microscopici parassiti vengono liberate in acque dolci o salate (laghi, stagni, mare) da lumache infette. Quando la temperatura dell’acqua supera i 20°C le cercarie lasciano il loro ospite intermediario, una lumaca d’acqua, e penetrano sotto la pelle degli uccelli acquatici. Invece di parassitare gli animali che fungono generalmente da ospiti, come gli uccelli acquatici, le cercarie possono anche penetrare nella pelle di bagnanti, provocando reazioni allergiche. La dermatite del bagnante, per ovvi motivi è tipica della stagione estiva.
La dermatite non è contagiosa e non si può quindi trasmettere tramite contatti interpersonali.
Gli esseri umani, a differenza degli uccelli acquatici, non possono fungere da ospiti definitivi delle cercarie, che non possono penetrare all’interno dell’organismo umano e muoiono rapidamente. Sono però in grado di penetrare nella pelle provocando una reazione allergica e di conseguenza la dermatite.
La dermatite si manifesta con pruriti e bruciori cutanei e con la comparsa di piccole pustole rosse e vescicole. Le lesioni cutanee si manifestano solitamente 12 ore dopo il contatto con l’acqua, il grattamento può essere causa di sovrainfezioni batteriche. Quali sono gli accorgimenti per evitare la dermatite del bagnante? Le cercarie si trovano soprattutto in acque basse per cui è buona regola cercare di stazionare poco tempo in prossimità della riva, nuotando invece in acque più al largo dove le correnti d’acqua rendono molto più difficile la presenza dei parassiti. Proprio per il fatto che le cercarie si trovano soprattutto vicino alla riva, ciò spiega la maggiore incidenza della dermatite nei bambini, che sono soliti soffermarsi più a lungo in acque basse. Importante, nelle zone balneari, non attirare gli uccelli acquatici con mangime. Appena usciti dall’acqua, se possibile fare subito una doccia ed asciugare vigorosamente il corpo con l’asciugamano e se possibile cambiarsi il costume.
La terapia della dermatite in fase clinica consiste innanzitutto nel coprire le parti colpite con garze imbevute in acqua fredda, successivamente si procede ad applicare pomate al cortisone. Utili, per lenire il prurito, antistaminici per via orale. Sebbene non sia facile, perché il prurito è molto intenso, è importante cercare di resistere a non grattarsi, questo perché il grattamento libera istamina e quindi poco dopo il prurito si ripresenta ancora più intenso, inoltre il grattamento favorisce molto spesso la sovrainfezione delle lesioni, rendendo necessaria la terapia antibiotica locale o sistemica.

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