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“La varicella, così come il morbillo è una malattia esantematica che può avere delle gravissime conseguenze. Per questo è stata inserita tra quelle per le quali il vaccino è obbligatorio a partire dai nati 2017 e per questo chiunque diffonda la possibilità di epidemia è perseguibile penalmente. Ecco perché giudico assolutamente da irresponsabili iniziative come i cosiddetti ‘Varicella o Morbillo Party’ e mi auguro che le autorità preposte pongano in essere tutte le misure necessarie per punire chi li organizza”. Commenta così l’assessore al Welfare di Regione Lombardia il post pubblicato lunedì scorso su Facebook da una mamma residente a Milano, nel quale riportava un invito per un ‘Varicella Party’ in cui i bambini vengono messi a contatto con altri bambini ammalati di varicella per farli contagiare.

“Spero che nessuno sia stato così incosciente da portare il proprio figlio – ha concluso l’assessore -. Questi antichi metodi sono anacronistici perché fortunatamente ora esistono i vaccini che i nostri Centri offrono a tutti gratuitamente. Nel 2017 per tutta la Lombardia per la prima coorte di chiamata attiva (nati 2016) abbiamo vaccinato 41.101 su 83.013 pari al 49,51″.