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Schianto e fiamme velivolo

Un’avaria e poi lo schianto: muore giovane 15enne

Una passione per il volo che è terminata in tragedia. Nella giornata di ieri, sabato 21 settembre intorno alle 10,18, un’avaria verificatasi all’aereo da turismo Mooney M20k D-Eise poco dopo il decollo, è costata la vita di Marzia Mecca, 15enne che insieme al papà Stefano (51 anni), pilota dell’aereo, e alle due sorelle, si stavano dirigendo a Venezia. Accortosi in volo che l’aereo non rispondeva ai comandi, Mecca è rientrato sulla pista per tornare all’Aero Club di Bergamo -punto da cui era decollato-, ma l’atterraggio eseguito con troppa velocità ha inclinato sul lato destro l’aereo che si è poi infilato tra due pali finendo a terra contro la massicciata tra l’Aeroclub e l’asse interurbano. Nel brusco atterraggio si è rotta l’ala dov’è stipato il carburante che ha preso fuoco avvolgendo immediatamente la carlinga. Sul posto è stato immediato l’intervento di cinque squadre dei Vigili del Fuoco, una quindicina di uomini, inviate dalla centrale di Bergamo, dalla stazione di Dalmine e dallo scalo di Orio. La centrale operativa del 118 ha mandato due ambulanze, due auto mediche con richiesta di invio sul posto dell’elicottero. A portare in salvo tre dei quattro membri a bordo del velivolo, sono stati Angelo Pessina e Francesco Defendi di Dalmine che passavano in auto sull’asse interurbano e che, consapevoli del fatto che l’aereo potesse scoppiare da un momento all’altro, sono riusciti a salvare dalle fiamme due delle ragazze ed il papà. Un improvviso aumento di potenza delle fiamme ha impedito loro di salvare la terza figlia di Stefano Mecca, Marzia, che ha perso la vita. Il padre è stato trasportato in gravissime condizioni all’ospedale Papa Giovanni XXIII, ma vista la situazione e l’entità delle ustioni, i medici hanno poi deciso per il trasferimento al centro attrezzato di Verona. Silvia, la sorella gemella di Marzia, è stata trasferita al Niguarda di Milano, mentre Chiara, la più grande delle sorelle, all’Humanitas Gavazzeni di Bergamo. A casa, a Gazzaniga, c’erano la madre Francesca Ongaro con l’ultimogenito di 8 anni che attendevano il loro rientro dal volo a Venezia con l’aereo. Il pm di turno presente sul posto dell’incidente, Silvia Marchina, ha aperto un fascicolo per disastro aviario colposo, omicidio e lesioni a carico di Stefano Mecca. Un atto dovuto per poter procedere e nominare già nelle prossime ore un consulente tecnico che ricostruisca l’accaduto e individui l’avaria del piccolo Mooney.
Anche l’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo ha aperto un’inchiesta e invierà a Bergamo un suo ispettore.

 

Immagine de L’Eco di Bergamo.

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