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Carabinieri scritta

Traffico di rifiuti da Napoli: un arresto a Bergamo

Un business da oltre 10 milioni di euro, due arresti e ventisei persone indagate. È questo l’esito di una complessa indagine sul traffico dei rifiuti svolta dai Carabinieri del Noe di Milano, avviata nel 2014 e conclusa questo martedì 11 luglio.

Svolta dai Carabinieri del Noe di Milano, l’indagine sullo smaltimento illecito di rifiuti è stata coordinata dalla Procura della Repubblica di Brescia/Dda ed ha visto impegnati anche i carabinieri del Gruppo per la Tutela dell’Ambiente di Milano, in Lombardia, Piemonte, Liguria, Emilia Romagna, Lazio e Campania, in collaborazione con i Comandi Provinciali Carabinieri territorialmente competenti.

Due ordinanze di custodia cautelare sono state emesse dal Gip di Brescia, il quale ha anche disposto una serie di perquisizioni e sequestri di beni a carico di appartenenti a una joint venture tra aziende private e pubbliche. Sono circa 100.000 le tonnellate di eco balle provenienti dalla Campania che state smaltite in Lombardia. Arrestati con l’accusa di traffico illecito di rifiuti P.B., 46 anni, amministratore unico delle società B&B di Torre Pallavicina (Bergamo) e della BPS di Abbadia Lariana (Lecco), e G.E., 60 anni, capo impianto della società ARAL di Castelceriolo (partecipata al 100% dalla Provincia di Alessandria), mentre D.S., 63enne broker della società “Ecosavona s.p.a” è stato colpito dalla misura interdittiva del divieto di temporaneo totale di esercitare uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese per 12 mesi. Nell’inchiesta risultano coinvolte complessivamente 26 persone indagate a vario titolo ed alcune società pubbliche.

Il traffico di rifiuti da Napoli al Nord Italia ha preso avvio nell’ottobre del 2014, dopo un incendio sviluppatosi in un capannone della società Traile Spa di Rezzato, dove in modo illecito erano state collocate oltre 100.000 tonnellate di rifiuti solidi urbani di provenienza campana. I successivi accertamenti hanno portato alla luce ingenti quantitativi di rifiuti speciali provenienti principalmente, ma non solo, dagli Stabilimenti di Tritovagliatura e Imballaggio Rifiuti urbani di Giugliano in Campania e Tufino, gestiti dalla società Sapna.

Secondo gli investigatori, il traffico avrebbe generato profitti illeciti per dieci milioni di euro; inoltre si è provveduto al sequestro del capitale sociale delle società di trattamento rifiuti “B&B srl” di Torre Pallavicina (BG), “Bps srl di Abbadia Lariana” (LC) e “Crystal Ambiente srl” di Brescia, nonché di automezzi utilizzati per il trasporto e la movimentazione dei rifiuti, per un valore stimato superiore ai 6 milioni di euro.

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