Sono continuate per l’intera domenica 18 dicembre le ricerche di Dorian Puja il 25enne albanese residente a Chiari, con numerosi precedenti penali, visto per l’ultima volta nella zona di Gratacasolo di Pisogne dove aveva fatto perdere le sue tracce nei pressi della centrale del Paraviso.
Nella giornata di sabato 17 dicembre una trentina di persone, volontari di protezione civile di UST e di Soccorso Sebino con una decina di unità cinofile, carabinieri di Breno e Pisogne, Vigili del fuoco di Darfo con due esperti TAS, avevano setacciato palmo a palmo la zona boschiva tra la frazione di Gratacasolo e Pisogne. E’ qui, infatti, che il ragazzo sarebbe stato visto l’ultima volta il 6 dicembre scorso accanto al negozio Lanzini Arredamenti, che aveva subito un furto proprio in quelle circostanze. I proprietari del negozio avevano riferito ai carabinieri di aver inseguito i ladri, ma che Puja, riconosciuto poi in una foto segnaletica, si era dileguato nei boschi facendo perdere le sue tracce. A denunciarne la scomparsa i genitori che vivono in Albania che da giorni non ricevevano notizie del figlio ma che pare siano riusciti a rintracciare un amico scoprendo così che il ragazzo sarebbe stato visto per l’ultima volta a Gratacasolo, da dove questo sabato 17 dicembre sono iniziate le ricerche. La base operativa è stata stabilita presso la sede della Protezione Civile nella zona industriale di Gratacasolo di Pisogne, a poche centinaia di metri da dove il giovane si sarebbe dileguato. Le operazioni di ricerca sono state coordinate dai carabinieri di Breno e Pisogne con oltre 30 persone tra vigili del fuoco, protezione civile e cinofili. Le operazioni sono riprese questa domenica 18 dicembre all’alba in forze: infatti oltre ai i vigili del fuoco di Darfo con una squadra completa e due tecnici TAS, ha partecipato una squadra SAF di Brescia, un supporto dalla Direzione centrale del Comando con 3 Unità SAF di Bergamo e 4 da Milano, 5 uomini del Soccorso alpino e speleologico, l’elicottero Drago dei Vigili del fuoco intervenuto da Malpensa per i sorvoli in collegamento con l’unità Tas dell’UCL dei Vigili del Fuoco, oltre alle unità cinofile di Ust e Sebino Soccorso. La ricerca si è svolta dalla zona dal fondovalle fino a 400 metri con uomini a piedi, fino a oltre i 700 metri con sorvolo dell’elicottero, partendo dal torrente Case Greche di Gratacasolo fino all’imbocco della galleria della provinciale 510 a Pisogne. Alle 18.00 le operazioni sono state interrotte con una relazione al Pm che coordina la ricerca.