La Guardia Costiera Ausiliaria, di stazione a Sarnico, la Polizia Provinciale bresciana, ed i gruppi sommozzatori di Iseo e Gorle hanno portato a termine una importante azione di recupero dell’ennesima “rete killer” dalle acque del Lago d’Iseo.
È successo a Sale Marasino, a poco distanza dal molo del paese. La rete, lunga alcune decine di metri, era stata posizionata presumibilmente per la pesca di frodo: avvistata dai sub dell’ASD Ysei durante un’immersione, la sua presenza era stata subito segnalata alle autorità competenti. Il recupero è avvenuto sabato scorso. La collaborazione tra le diverse forze di Protezione Civile del Sebino sta quindi dando i suoi frutti, in questo delicatissimo settore, anche se la Guardia Costiera ha in programma altri interventi, per il medesimo problema, nelle prossime settimane. Nel 2015 un sommozzatore bergamasco rimase impigliato in una rete abusiva nelle acque antistanti Tavernola: non riuscì a liberarsene e morì per la mancanza di ossigeno.
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