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Recuperato il corpo del sub Massimiliano Ruggeri

E’ stato recuperato nella serata di domenica 5 gennaio, attorno alle 20.30, il corpo del sub Massimiliano Ruggeri, 49enne di Treviolo, dell’associazione «Mediterraneo Divers» di Dalmine, che nella mattina attorno alle 9.30 si era immerso nelle acque del Sebino, in territorio di Portirone di Parzanica, nella zona di Punta della Pietra, insieme agli amici Stefano Piantoni, 57 anni, di Premolo e a Giuseppe Brucchieri, 53 anni, di Bergamo.

I tre si trovavano a una profondità di 50 metri quando Brucchieri avrebbe deciso di fermarsi e cominciare la risalita, mentre gli altri due si erano diretti alla Punta della Pietra, uno dei punti più profondi del lago che in quel punto arriva a oltre 250 metri. Ad un certo punto, quando i due erano a 73 metri di profondità, Massimiliano Ruggeri si sarebbe trovato in gravi difficoltà e Piantoni era risalito velocemente in superficie per chiedere soccorso. Le sue grida di aiuto sono state udite da una coppia di turisti che hanno subito chiamato il 112: in pochi minuti sono arrivati i Carabinieri di Tavernola, la cui stazione dista dal luogo un paio di chilometri. Intanto, con l’aiuto di alcuni passanti, i due avevano aiutato Piantoni a uscire dall’acqua e a risalire a bordo strada dove è stato soccorso dal personale del 118, giunto sul posto con un’ambulanza da Adro. Vista la sua riemersione rapida e di primi sintomi da decompressione, Piantoni è stato soccorso dall’elicottero del 118 e trasportato al Papa Giovanni di Bergamo, dove è stato trattenuto in osservazione dopo un trattamento di due ore nella camera iperbarica. Il Terzo sub, Giuseppe Bruicchieri, che si era sanciato dai due alla profondità di 50 metri ed aveva preso una direzione diversa, era risalito autonomamente fino al pontile dove ha appreso dai Carabinieri quanto era accaduto. Sul posto, nel frattempo, erano giunti i Vigili del fuoco di Lovere, i Saf di Bergamo con unità di terra e di acqua, individuando la zona dove concentrare le ricerche di Massimiliano Ruggeri, aiutati dalle bolle d’aria del suo erogatore che risalivano in superficie. Dopo circa un’ora dall’allarme da Milano sono arrivati anche i subacquei dei Vigili del Fuoco che hanno proseguito le operazioni di ispezione della zona individuata con una boa in attesa dell’intervento dei loro colleghi di Trento con il «Rov», il robottino dotato di sonar e un sistema di doppie pinze e telecamere per le ricerche sott’acqua. Solo alle 19,20 il Rov nel buio del lago ha individuato il corpo di Ruggeri a una profondità di 87 metri: quindi è stato agganciato e riportato in superficie; le operazioni si sono concluse attorno alle 20,30. Ora la salma è stata messa a disposizione dell’autorità giudiziaria e trasferita nella camera mortuaria dell’ospedale Papa Giovanni: il sostituto procuratore Emanuele Marchisio ha disposto l’autopsia sulle circostanze della morte di Massimiliano. I tre amici sub facevano immersioni nel Sebino quasi tutte le domeniche e proprio la Vigilia di Natale, Massimiliano Ruggeri era sceso sul fondo del pontile per allestire il presepe con il collega sub Davide Mazzucchelli e altri amici dell’associazione Mediterraneo. Massimiliano Ruggeri lascia la moglie ed il figlio di 12 anni.

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