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Punti nascita, la Valle Brembana rilancia «Si rivaluti la riapertura a San Giovanni Bianco»

La Comunità MontanaValle Brembana prova a rilanciare per il presidio di San Giovanni Bianco, sulla scia di Piario. «Chiediamo visione lungimirante e cospicui investimenti».

E’ di mercoledì 14 dicembre la lettera firmata ed inviata dall’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera al ministro della Sanità Beatrice Lorenzin. L’oggetto della missiva è la richiesta di revoca del diniego alla revoca per la chiusura dei punti nascita in struttura sanitarie con un numero parti inferiore alle 500 unità. Nel documento sono presenti anche le specifiche motivazioni, le progettualità per migliorarne le performance delle strutture e check list per la verifica degli standard.  Il tutto a fronte dei fatti recenti che hanno visto coinvolte nella chiusura dei punti nascita le strutture sanitarie di alcune realtà di montagna, tra queste Piario, in Valle Seriana.

Ma il ministro Lorenzin potrebbe fare dietro front. Ad oggi il Governo ha dato la deroga solo a due punti nascita, quello di Sondalo e uno scelta tra Chiavenna o Gravedona. «Abbiamo preso i contatti con il Ministero e stiamo verificando la possibilità di tenerli aperti tutti –ha commentato il governatore lombardo Maroni-. Sono stati stanziati 500 milioni di euro nei prossimi tre anni che possono essere utilizzati anche per mettere in sicurezza i punti nascita».

La Valle Brembana non è stata a guardare. E dopo essere scesa in piazza a Piario, a sostegno delle istituzioni locali e dei cittadini della Valle Seriana nella manifestazione di sabato 17, prova ora a rilanciare anche per il proprio territorio. Anche in questo caso infatti, le stesse identiche motivazioni avevano portato nel 2014 la chiusura del punta nascita del presidio ospedaliero di San Giovanni Bianco. «Una scelta –fanno sapere il presidente della Comunità Montana Valle Brembana Alberto Mazzoleni e il presidente di Ambito Patrizio Musitelli– che ancora oggi è causa di tensioni in Valle. Purtroppo la scelta fu di non investire sulla messa in sicurezza e di chiudere il reparto, contrariamente ai nuovi propositi espressi in questi giorni per i punti nascita in discussione».

«Abbiamo accolto con favore l’intenzione espressa dal presidente della Regione Maroni e dell’assessore Gallera di investire sugli ospedali di montagna –aggiunge poi Alberto Mazzoleni-; chiediamo con forza di rivalutare la posizione di San Giovanni Bianco procedendo con una visione lungimirante e cospicui investimenti per incrementare i servizi a prescindere dai numeri. Questo è l’unico modo per dare sicurezza e prestazioni al territorio, evitare il fenomeno dello spopolamento e permettere che la gente e soprattutto i giovani immaginino di costruire il loro futuro in montagna –ha continuato Mazzoleni-. Per questo abbiamo partecipato anche alla manifestazione di Piario, per chiedere ai tanti politici presenti un solenne impegno di non lasciare soli gli amministratori locali e la popolazione – soprattutto mamme, bambini ed anziani-, di tutta la montagna bergamasca».

 


 

 

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