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Pontile a Sale Marasino. “Neppure in Libano 650 mila euro per un pontile inutile”

Continuano le proteste da parte del circolo di Legambiente del Lago d’Iseo nei confronti della realizzazione di un nuovo pontile a Sale Marasino. Per i volontari dell’associazione si tratterebbe di “uno spreco di 650 mila euro di soldi pubblici per un nuovo attracco a cinquanta metri da quello già esistente”. Ma questo era il pensiero diffuso già a febbraio, ben prima che la pandemia da coronavirus sconvolgesse la vita di tutti gli italiani. Il virus, come sappiamo, ha cambiato i piani di tanti. In primis, delle organizzazioni che si occupano di sagre e feste paesane. Non ha fatto eccezione la festa dei fiori di Carzano a Montisola, prevista per il mese di settembre. “Verrà così a mancare l’unica pseudo ragione per la realizzazione di un altro approdo portuale a Sale Marasino” – si legge in una missiva dell’associazione.

Recentemente i lavori di realizzazione del secondo pontile hanno coinvolto una porzione del lungolago. Il presidente del Circolo Legambiente Basso Sebino, Dario Balotta, ha commentato così: “Il primo giardino lungolago del 1936 viene così sfregiato – commenta accompagnato da alcune fotografie – neppure la Soprintendenza delle belle Arti di Istanbul avrebbe autorizzato un simile progetto. Neppure in Libano avrebbero speso 650 mila euro per un pontile inutile”. Un commento tagliente e carico di ironia, che non nasconde una profonda ostilità nei confronti del progetto.

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