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Da novembre a dicembre 2022 si è svolta l’Operazione Doganale Congiunta denominata TIN CAN, che ha coinvolto 58 paesi. Grazie alla collaborazione di autorità doganali, forze di polizia e altre agenzie, sono stati sequestrati a livello globale 98.734 chilogrammi di cocaina e sono stati effettuati 43 arresti.

In Italia, grazie all’analisi dei rischi effettuata dalle autorità doganali e alla stretta collaborazione con la Guardia di Finanza e l’Ufficio Investigazioni e Intelligence della Direzione Antifrode, i funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e le Fiamme Gialle di Roma hanno intercettato al porto di Civitavecchia 72 chilogrammi di cocaina purissima. La droga era stata nascosta tra i caschi di banane in un container proveniente dal Sud America. La partita, una volta giunta sul mercato degli stupefacenti, avrebbe potuto fruttare oltre 7 milioni di euro.

L’Operazione TIN CAN, organizzata dall’OMD e dall’Ufficio delle Nazioni Unite per il controllo della droga e la prevenzione del crimine, aveva l’obiettivo di contrastare il contrabbando di cocaina e altre potenziali spedizioni illecite, perpetrato mediante il metodo cosiddetto “rip on/rip off” nel settore dei trasporti transfrontalieri di merci a mezzo container. Tale tecnica prevede l’occultamento della droga in una spedizione legittima, solitamente containerizzata, senza che lo spedizioniere né il destinatario siano a conoscenza del contrabbando.

Il debriefing dell’Operazione, tenutosi il 31 marzo, ha confermato il successo dell’operazione e l’importanza dello scambio di informazioni in tempo reale per contrastare il fenomeno del “rip on/rip off”. Questo modus operandi, infatti, rappresenta una grave minaccia per la sicurezza della catena di approvvigionamento e richiederà un impegno congiunto da parte delle organizzazioni coinvolte per essere contrastato efficacemente.