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“La montagna è una realtà che va amata. In passato non è stato fatto abbastanza per valorizzare le nostre cime, noi abbiamo dato una svolta concreta in questa direzione. Iniziando a riconoscere una particolare specificità per chi lavora e vive a certe altitudini. Questo vuol dire investire sulle infrastrutture, materiali (strade, collegamenti) e immateriali, come la copertura della banda ultra larga, per consentire anche a chi vive in quota di viaggiare sul web alla stessa velocità di chi abita in città”. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, intervenendo al convegno Montagna Futuro: dalle linee guida al progetto 2018-2023 per la montagna lombarda organizzato dal sottosegretario con delega alla Montagna, Ugo Parolo, nell’ambito di Montagna Futuro, il progetto di Regione Lombardia per la promozione e lo sviluppo delle aree montane.

PIÙ AUTONOMIA – Il Governatore, ha osservato che fra le materie oggetto della trattativa con il Governo nazionale per avere più autonomia, “c’è anche quello delle infrastrutture, che appunto è uno dei temi che riguardano più da vicino il mondo della montagna”.

TURISMO E CULTURA – Investimenti sulle infrastrutture, ma anche valorizzazione e rilancio turistico, altri obiettivi sui quali Regione Lombardia si è fortemente impegnata. Maroni ha ricordato le grandi iniziative dell’anno del turismo (2016), cui è seguito, quest’anno, quello della cultura. “Abbiamo investito molto – ha sottolineato – per sostenere tante iniziative del territorio e sul territorio. L’anno scorso in Lombardia abbiamo ospitato due eventi straordinari: ‘Folating Piers’ sul lago d’Iseo, l’installazione più visitata al mondo e il raduno mondiale di Wikipedia realizzato a Esino Lario che, pur essendo un piccolo comune, è stato preferito a Manila nell’aggiudicazione della manifestazione”.

SONDRIO ‘SPECIALE’ – La provincia di Sondrio, ha poi affermato il Presidente lombardo parlando del sistema delle autonomie, “non è l’unica ad ospitare montagne, ma è la sola ad essere riconosciuta come ‘Provincia montana’ da una legge dello Stato. Come Regione, abbiamo iniziato ad intraprendere con Sondrio un rapporto ‘speciale’, con l’obiettivo di sperimentare un modello da estendere poi anche alle altre realtà di montagna, che insieme rappresentano quasi la metà del nostro territorio regionale”.

METODO DEL DIALOGO – Anche nel sistema di governance delle questioni che riguardano l’universo della montagna, Maroni ha ribadito l’importanza del “metodo del dialogo e del confronto con gli Enti locali. Per quanto ci riguarda – ha concluso – il sindaco del piccolo paesino, ha lo stesso diritto di dialogare con noi del primo cittadino di Milano. Mettiamo tutta l’attenzione possibile, per studiare sempre l’intervento migliore a seconda delle specifiche esigenze del territorio”. Per i risultati raggiunti e per le tante iniziative intraprese, il Governatore ha infine ringraziato il sottosegretario con delega alle Politiche per la Montagna, Ugo Parolo, che come già aveva fatto in passato, ha nuovamente indicato come prossimo assessore alla Montagna di Regione Lombardia”.