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La Prima sezione penale del Tribunale di Brescia ha condannato a un anno e dieci mesi, con sospensione della pena, un medico di base con studio a Brescia città, accusato di falso, omissione e concorso nell’esercizio abusivo della professione.

Nel 2012 nel suo ambulatorio era stato sorprese, con indosso il camice bianco, un ex finanziere in pensione, volontario di ambulanza (ha patteggiato nei mesi scorsi una condanna a 8 mesi) che operava da medico. Nello studio vi erano una cinquantina di ricette in bianco che poi, secondo l’accusa, venivano compilate dall’ex finanziere a cui era stata contestata anche una visita a domicilio a un paziente. Il medico, quello vero, aveva sottolineato che si trattava di ricette e prescrizioni da lui stesso precompilate per sveltire le pratiche dell’ambulatorio al quale afferiscono circa 1700 pazienti in un anno, destinate a malati cronici che assumevano regolarmente determinati farmaci. Quanto alla visita a domicilio aveva dichiarato che quel giorno era in ferie e che non aveva dato disposizioni ad alcuno di sostituirlo. I legali del medico hanno già annunciato ricorso.