Scaricavano da Internet tesi di laurea, slide e materiale didattico frutto del duro lavoro di studenti, docenti e professionisti: venivano copiati interamente e poi spacciati per propri, allo scopo di giustificare un giro di fatture false del valore di 100 milioni di euro.
Era questo l’ingegnoso sistema architettato da due coniugi bresciani, 60 anni lui, 56 lei, per evadere il fisco. La Guardia di Finanza di Brescia ha condotto le indagini, coordinate dalla Procura di Brescia, che hanno portato alla luce un cospicuo giro di fatture false, del valore di oltre 100 milioni di euro, emesse o ricevute dalle 6 società di consulenza riconducibili alla coppia, peraltro già finita nei guai nel 2017 per bancarotta fraudolenta.
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