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meningite

Le meningiti

Con il termine meningite si fa riferimento a un’infiammazione acuta delle meningi, ovvero le membrane di rivestimento che avvolgono il cervello e il midollo spinale. Generalmente la patologia ha origine infettiva e può essere causata da virus, batteri o funghi. La forma causata da virus è più frequente e di solito meno grave. Più rara, ma dalle conseguenze molto più serie è invece la meningite batterica.
Tra gli agenti batterici che causano la meningite il più temuto è Neisseria meningitidis (Meningococco), oltre a Streptococcus pneumoniae (pneumococco) e Haemophilus influenzae. Del meningococco esistono diversi sierogruppi, dei quali i più diffusi sono: A, B, C, Y, W135, X. Il più aggressivo è il meningococco di sierogruppo C, che insieme al B è il più frequente in Italia e in Europa.
I bambini piccoli (al di sotto dei 5 anni di età) e gli adolescenti, ma anche i giovani adulti sono a rischio più elevato di contrarre infezione e malattia. Per quanto riguarda il sierogruppo B, la maggior parte dei casi si concentra fra i bambini più piccoli, al di sotto dell’anno di età.
La meningite è una patologia non particolarmente contagiosa. Affinché avvenga il contagio è necessario essere a contatto stretto e prolungato con la persona malata. L’infezione viene trasmessa attraverso le goccioline di saliva che possono essere disperse tramite starnuti, colpi di tosse o mentre si parla.
Un forte mal di testa, che si verifica in quasi il 90% dei casi di meningite batterica, è il sintomo di esordio più comune di meningite. Attenzione però a non sopravvalutare il sintomo cefalea, perché un mal di testa persistente fa parte anche del corteo sintomatologico dell’influenza, che proprio in questi giorni sta imperversando. Sintomo caratteristico della meningite è la rigidità del collo, ovvero dall’incapacità di flettere passivamente il collo in avanti, a causa di un aumento del tono muscolare. Altri sintomi importanti sono la febbre elevata, il vomito a getto e la comparsa di petecchie (piccole emorragie puntiformi) sulla pelle.
Esistono tre tipi di vaccino anti-meningococco: il vaccino coniugato contro il meningococco di sierogruppo C (MenC ): è il più frequentemente utilizzato e protegge solo dal sierogruppo C . Il vaccino coniugato tetravalente (Menveo): protegge dai sierogruppi A, C, W e Y . Il vaccino contro il meningococco di sierogruppo B (Bexsero) protegge esclusivamente contro questo sierogruppo.
Sono vaccini raccomandati e non obbligatori.
La vaccinazione contro il meningococco B è gratuita per i bambini nel corso del 1° anno di vita (3 dosi al 3°, 4°, 6° mese di vita e 1 richiamo al 13° mese) .La vaccinazione anti-meningococco C è gratuita per i bambini che hanno compiuto un anno di età (1 dose al 13°-15° mese) La vaccinazione con vaccino coniugato tetravalente è gratuita per gli adolescenti, sia come richiamo per chi è già stato vaccinato contro il meningococco C da piccolo sia per chi non è mai stato vaccinato.
La vaccinazione negli adulti non è raccomandata, a meno che non siano presenti i fattori di rischio. Il vaccino inizia a dare una valida immunità 20-30 giorni dopo la sua somministrazione, per cui nel caso di contatti con persone affette da meningite è fondamentale sottoporsi a profilassi antibiotica.
La profilassi si pratica con Rifampicina (Rifadin 600 mg ogni 12 ore per os per due dì) per tutti gli esposti. Non indicata per donne gravide od in allattamento. Un’alternativa è la Ciprofloxacina (Ciproxin 500 mg dose unica per os) Non indicata nei soggetti minori di 18 anni o per donne gravide od in allattamento. Altra possibilità Ceftriaxone (Rocefin) 5001g im in dose singola, da consigliare alle donne in gravidanza o in allattamento, poiché non è indicata la profilassi con rifampicina, in quanto può causare malformazioni fetali e neppure con ciprofloxacina.

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