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Vigili del fuoco autorespiuratori

Incendio doloso nella sede di Magazzino 47 a Brescia

Nella notte tra giovedì 22 e venerdì 23 un incendio di origine dolosa ha danneggiato il centro sociale Magazzino 47 di Brescia, distruggendo libri e mobili.Le indagini sono affidate alla scientifica dei Carabinieri.

Le fiamme sono state appiccate da ignoti che si sarebbero introdotti nel centro sociale di via Industriale forzando una finestra. All’interno del Magazzino 47 era presente un componente del centro sociale: ha immediatamente allertato i vigili del fuoco il cui pronto intervento ha impedito che i danni fossero peggiori. Gli esponenti della sinistra antagonista non hanno dubbi sulla matrice del rogo: «si è trattato dell’ennesimo infame attacco di fascisti e razzisti che cercano di seminare un clima di odio razziale e intolleranza in città. Gli stessi che nelle scorse settimane hanno colpito le Casette occupate di via Gatti e il campo Sinti di via Orzinuovi», dicono in un comunicato diffuso in mattinata. Nella giornata di giovedì 22 il centro sociale aveva annunciato una manifestazione per sabato 24 in centro città contro la presenza nel quartiere Carmine di un banchetto di Forza Nuova con Laura Castagna, candidata sindaco alle prossime amministrative. Nella mattinata di venerdì 23 febbraio all’imbocco della galleria Tito Speri a Brescia è comparso uno striscione con la scritta «Contro l’odio comunista mai un passo indietro. Solidarietà a Massimo», in riferimento a Massimo Ursino, l’esponente di Forza Nuova aggredito nei giorni scorsi a Palermo. La firma è quella del gruppo «Brescia identitaria». Lo striscione è stato rimosso e sulla vicenda indaga la Digos per capire se è legato all’incendio appiccato al centro sociale Magazzino 47. Il gruppo di estrema destra, però, smentisce ogni collegamento con il rogo al centro sociale. «Smentiamo categoricamente ogni collegamento della nostra azione di solidarietà con l’incendio avvenuto questa notte. Così come respingiamo ogni accusa di coinvolgimento negli episodi denunciati da Radio Onda d’Urto avvenuti alle casette di San Polo e al campo nomadi», spiega «Brescia Identitaria». «Molti dei gruppi politici che aderiscono a Brescia Identitaria sono impegnati nella campagna elettorale del 4 marzo e sarebbe ovviamente da stupidi porsi sullo stesso livello della violenza antifascista, ampiamente documentata ieri a Torino e nei giorni scorsi a Napoli, Bologna, Piacenza». Con l’episodio della notte scorsa, a Brescia, è il terzo incendio dai contorni allarmanti nel giro di due settimane. Prima, il rogo al campo nomadi di via Orzinuovi, poi le bombe carta lanciate contro le casette prefabbricate occupate da diverse famiglie in via Gatti, ora il rogo al Magazzino 47.

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