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I suoni del fare: racconto sonoro delle botteghe camune

Tra i cinque sensi, l’udito è sicuramente uno dei più importanti, poiché ci consente di essere connessi con la realtà esterna. Sentire gli adulti parlare, permette al bambino di articolare le sue prime parole, sviluppando quel meccanismo tanto raffinato e complesso che è il linguaggio. Sentire il rumore delle macchine ci dissuade dall’attraversare la strada a nostro piacimento, salvandoci così la vita. L’orecchio smista milioni di vibrazioni, dal fruscio delle foglie alla musica rock di David Bowie.

È proprio l’udito ad essere al centro del progetto I suoni del fare in Valle Camonica, creato e coordinato da Whomade srl di Milano. Si tratta della terza iniziativa che ha vinto il bando del progetto Il Nuovo Racconto della Valle dei Segni, promosso dal Distretto Culturale di Valle Camonica. L’idea è quella di dare un taglio inedito al racconto del saper fare locale, entrando nelle botteghe attraverso i suoni della materia e del lavoro umano che la plasma e la trasforma in manufatti artigianali. Una nuova prospettiva, quindi, per raccontare tradizioni e mestieri della nostra realtà camuna. Al centro troviamo la pietra, i metalli, il legno, i tessuti e il cemento creativo. Verranno girati due video di durata diversa, nei quali i suoni di lavorazione verranno trasformati in un abaco digitale. Inoltre, è stato bandito un contest rivolto a tutti i creativi del suono, i quali potranno creare un racconto audio o una colonna sonora partendo dalla rielaborazione dei suoni delle botteghe. Gli elaborati devono essere presentati entro il 5 marzo 2021; il vincitore, oltre a ricevere un premio di 800 euro, verrà promosso all’interno dei concorsi di cortometraggi e musica contemporanea. Il link del concorso è il seguente: https://www.facebook.com/events/419063519317806

«La nostra è un’idea innovativa, un racconto sonoro dell’artigianato è un lavoro abbastanza inedito. È stato premiato per la visione particolare e per la sperimentazione di una chiave inedita del modo di raccontare, che consiste nell’entrare nelle botteghe attraverso i suoni e non solo attraverso immagini e prodotti. » Spiega il direttore artistico Dario Riva. Una prospettiva differente per narrare tradizioni e mestieri del nostro territorio, convertendo in musica i suoni che escono dalle botteghe, nascoste nei vicoli in penombra.

Maria Ducoli

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