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Lino DiSalvo incontra i ragazzi della Valle per approfondire la storia del Badalisc

A fine dicembre l’appello di Valle Camonica Cultura ai giovani di età compresa tra i 15 e i 20 anni della Valle Camonica: “il regista vuole conoscervi.” DiSalvo, infatti, chiedeva la loro collaborazione per riuscire a caratterizzare nel modo più verosimile possibile gli adolescenti che compariranno nella sua storia. Doveva quindi capire come si vive, cosa si sogna e a cosa ci si appassiona in una vallata alpina come la nostra.

Quando il Mondo chiama, la Valle risponde: sono state 79 le candidature presentate, non solo da parte dei giovani, ma anche da persone qualificate che hanno mostrato la propria disponibilità, ricercatori che hanno approfondito la figura del Badalisc e studenti che hanno lavorato a progetti inerenti questo tema.

L’entusiasmo è stato talmente coinvolgente da portare lo staff del regista a decidere di non fare alcuna selezione, come invece era stato previsto inizialmente. Così, tutti i candidati hanno potuto partecipare alla call on-line e conoscere DiSalvo. L’incontro è stato coordinato da Maura Serioli e mediato dal traduttore Giorgio Laini, era presente anche la signora più longeva di Andrista, la signora Carmelina Paolina Beltramelli. Dopo i saluti istituzionali di Attilio Cristini (Assessore alla Cultura e al Turismo di Comunità Montana), Silvio Citroni (Sindaco di Cevo) e Sergio Bonomelli (Presidente del GIC del Sito Unesco n.94), il regista ha dato qualche anticipazione inerente al film che porterà sul grande schermo il nostro territorio. Sarà contemporaneo nonostante il fortissimo legame con leggende e tradizioni, e, per realizzarlo al meglio, Lino DiSalvo raggiungerà la Valle Camonica non appena la situazione sanitaria globale lo consentirà, per vedere coi suoi occhi i luoghi che vuole raccontare e tutte le meraviglie che per ora ha potuto vedere solo sulla carta.

“Ci fa molto piacere far crescere questi rapporti tra la Valle Camonica e il regista italo-americano. Vogliamo assolutamente condividere un percorso comune per riscoprire la nostra storia e raccontarla a tutti in un modo nuovo e coinvolgente” ha commentato Attilio Cristini una volta concluso l’incontro.

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