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scoppio ordigno Vezza

Bonifica a Vezza d’Oglio dopo l’esplosione

E’ stato bonificato dagli artificieri il condominio di Vezza d’Oglio dove venerdì 25 agosto attorno alle 18.00 ha perso la vota il 35enne milanese Alessandro Martini, in vacanza nel paese, colpito dallo scoppio dell’ordigno bellico della prima guerra mondiale che stava maneggiando (Foto: il Giornale di Brescia).

Alessandro e il papà Paolo erano appassionati di storia e collaboravano con il museo della Guerra Bianca in Adamello di Temù: conoscevano bene il mondo dei reperti bellici e per questo appare ancora più assurdo quanto accaduto. Alessandro era dal solo nel garage sotto casa e per questo non è facile stabilire con esattezza la dinamica: aveva l’ordigno in mano, quando nello scoppio molte schegge lo hanno poi ferito al petto, ma sarebbe stata la più grossa, che gli si è conficcata nel cuore, a ucciderlo. Il boato è stato udito in gran parte del paese, anche nel vicino parco giochi zeppo di bambini con le loro famiglie. I genitori dell’uomo, che stavano al piano superiore, si sono spaventati e il padre si è precipitato dalle scale, sospettando quanto potesse essere accaduto. Dalle ricerche effettuate dagli artificieri nella casa sono state ritrovate alcune cartucce modello 91 Carcano, il fucile d’ordinanza utilizzato dai soldati durante la guerra, e della polvere da sparo, probabilmente estratta da altri ordigni. Marini aveva raccolto il materiale durante un’escursione in Adamello di alcuni giorni fa, dove si era recato con degli amici. Nell’attesa della bonifica il condominio era stato evacuato e anche i genitori di Alessandro Marini erano stati ospitati dai vicini. Il funerale è stato fissato per questo martedì 29 agosto.

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