Un romeno di 26 anni, senza fissa dimora, è stato arrestato nella mattinata di lunedì 27 novembre, dopo un inseguimento da parte dei carabinieri di Clusone: nell’auto abbandonata, prima di tuffarsi in un corso d’acqua, vi erano circa 100 Kg di rame, rubati nella notte dal cimitero di Endine Gaiano.
Il romeno viaggiava con un’altra persona su una vecchia Rover quando altezza di Borgo di Terzo attorno alle 2,30 i carabinieri del nucleo radiomobile di Clusone, nel corso di un normale controllo su strada, hanno notato il veicolo segnalato come sospetto. I due, alla vista della pattuglia, avevano spento i fari e fatto inversione di marcia, cercando una veloce fuga in direzione Lovere. I militari si sono così messi all’inseguimento e, pochi chilometri dopo, avevano trovato il mezzo abbandonato lungo il ciglio della strada e poi hanno beccato i due fuggitivi a piedi, mentre tentavano di dileguarsi nell’oscurità. Uno dei due è riuscito ad addentrarsi in un bosco vicino sparendo mentre l’altro si è tuffato in un vicino corso d’acqua ma è stato raggiunto e arrestato. Nella Rover c’era il bottino della notte, del valore di circa 3.000 euro. Il materiale rubato è stato restituito al Comune. Il 26enne Romeno, poche ore dopo essere stato arrestato è stato giudicato per direttissima davanti alla giudice Antonella Bertoja e ha detto di vivere a Bergamo, in un’auto con la moglie e i figli al piazzale della Malpensata e sul furto, fuga e resistenza ai Carabinieri ha scelto di rispondere alle domande della giudice, ammettendo le colpe e spiegando che, nella notte, insieme a un’altra persona, era andato a prendere il materiale in rame per poi rivenderlo e cercare di racimolare qualche soldo. La giudice ha convalidato l’arresto e ha disposto la misura cautelare in carcere e poi si è proceduto con il giudizio per direttissima e discusso il rito abbreviato: il Romeno è stato condannato a 2 anni di reclusione e al pagamento di 300 euro di multa e rimesso subito in libertà.