“Qui si sfiora la comicità, se non fosse che c’è poco da ridere visto che i contenuti del testo sono apertamente e profondamente discriminatori”. Così Luisella Gagni, responsabile delle Politiche di genere, e Orazio Amboni, responsabile del Dipartimento Migrazioni della CGIL di Bergamo, commentano il bizzarro “Regolamento Comunale per la disciplina della sosta nei parcheggi riservati a gestanti e puerpere”, pubblicato sul sito web del Comune di Pontida. Il testo esclude in maniera inequivocabile mamme lesbiche e di paesi extra UE dal diritto di parcheggiare la propria auto in appositi spazi riservati, contrassegnati da strisce rosa.
Nel Regolamento si legge che “la Città di Pontida intende promuovere il sostegno alle famiglie naturali, formate dall’unione di un uomo e una donna a fini procreativi, nucleo fondante della società civile, favorendo la sosta della donna pontidese in fase di gestazione o di puerperio (…)”. Fra i cinque requisiti, tutti necessari per ottenere la tessera che dà diritto al parcheggio, c’è anche quello di “essere cittadina italiana o di un paese membro dell’Unione Europea”. “E’ chiaro a tutti che il peso discriminatorio di questa misura ricade, ancor prima che sulle donne escluse dal diritto, sugli stessi nascituri e neonati esclusi. Insieme ad ASGI, Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione, e con la Cooperativa Ruah, un minuto dopo averlo letto on line, come CGIL abbiamo dato mandato a uno dei nostri legali di impugnare i contenuti del Regolamento davanti al Giudice Civile competente per le questioni di discriminazione” proseguono i due sindacalisti.
La CGIL di Bergamo è iscritta al Registro delle associazioni e degli enti che svolgono attività nel campo della lotta alle discriminazioni (di cui all’art.6 D.Lgs 9 Luglio 2003, n.215) presso l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali che opera nell’ambito del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri. In un passaggio dell’Art. 2 del Regolamento, dal titolo “Definizioni”, il testo tiene in maniera bizzarra a specificare che «per ‘donna’ si intende un individuo umano con sesso femminile risultante dai registri anagrafici della Città di Pontida”(!).
Qui il link al testo integrale: http://www.comune.pontida.bg.it/index.php/atti-amministrativi/regolamenti/305-regolamento-comunale-per-la-disciplina-della-sosta-nei-parcheggi-riservati-alle-donne-gestanti-e-alle-donne-puerpere/file