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colesterolo

Il colesterolo

Innanzitutto partiamo dal presupposto che il colesterolo non è una sostanza dannosa per il nostro organismo. E’ l’eccesso di colesterolo ad avere potenziali effetti negativi sulle nostre arterie e di conseguenza su gran parte dei nostri organi.

Il colesterolo è un costituente fondamentale delle membrane di tutte le nostre cellule, è il precursore di tutti gli ormoni steroidei (androgeni e estrogeni) e della vitamina D. Nel sangue si ritrovano 2 tipi principali di colesterolo: il colesterolo LDL, detto anche colesterolo cattivo e il colesterolo HDL, detto anche colesterolo buono, perché esercita la funzione di spazzino delle arterie. Quando ci sottoponiamo a degli esami ematici per il controllo del nostro assetto lipidico, negli esiti dobbiamo analizzare 3 dati :il colesterolo totale, il colesterolo buono (HDL) e i trigliceridi. Il colesterolo cattivo (LDL) si ottiene con una semplice formula : Colesterolo LDL = Colesterolo totale – colesterolo HDL – trigliceridi\5. Questo valore di colesterolo LDL deve essere minore di 130 mg/dl, nel diabetico deve essere minore di 100 mg/dl e nel cardiopatico minore di 70 mg/dl. L’eccesso di colesterolo nel sangue, definito ipercolesterolemia, può essere dovuto ad una alimentazione con un contenuto eccessivo di colesterolo, oppure ad un difetto metabolico che determina una eccessiva produzione di colesterolo a livello epatico, oppure ancora ad entrambi i fattori. L’eccesso di colesterolo è dannoso perché si deposita nelle pareti delle arterie determinandone un restringimento ed è quindi un fattore di rischio molto importante per la cardiopatia ischemica (infarto miocardico e angina) e per l’ictus cerebrale. Per correggere l’ipercolesterolemia e prevenire quindi le sopracitate patologie, bisogna innanzitutto seguire una corretta alimentazione che permetta di ridurre il livello di colesterolo,che è contenuto principalmente negli alimenti di origine animale : carni rosse, insaccati, formaggi, burro, crostacei e molluschi. Utile invece un’alimentazione ricca di frutta e di verdura, tra le carni è utile dare la preferenza a quelle bianche (pollo, coniglio, tacchino, pesce, esclusi i crostacei e i molluschi). Molto utile è cercare di innalzare il livello di colesterolo HDL (buono) e questo lo si ottiene principalmente con una attività fisica aerobica continuativa, come per esempio camminare mezz’ora al giorno con un passo svelto. Ma a volte una corretta alimentazione e un adeguato stile di vita non sono sufficienti per correggere l’ipercolesterolemia, ci si deve perciò aiutare con integratori o farmaci. In commercio esistono una miriade di integratori in grado di abbassare il livello di colesterolo nel sangue, sono prevalentemente costituiti da fitosteroli che hanno la capacità di ridurre l’assorbimento del colesterolo e di monacolina che deriva dal riso rosso fermentato ed è in grado di ridurre la produzione epatica di colesterolo. Quando il livello di colesterolo rimane molto elevato, come succede in caso di dislipidemie famigliari, oppure quando sono presenti altri fattori di rischio come il diabete, l’ipertensione, il fumo di sigaretta, o ancora quando è già presente una cardiopatia ischemica, è necessario ricorrere a farmaci quali le statine in grado di inibire un enzima epatico che porta alla formazione di colesterolo. Esistono in commercio 6 tipi di statine: lovastatina, simvastatina, atorvastatina, fluvastatina, rosuvastatina e pravastatina. Sono farmaci molto efficaci ma che possono avere effetti collaterali, i più frequenti sono i dolori muscolari che possono essere anche invalidanti. Un’altro farmaco utile è l’ezetimibe che riduce molto efficacemente l’assorbimento del colesterolo a livello intestinale, può essere assunto in sostituzione delle statine, quando queste non siano tollerate o associate alle statine per poter ridurre il dosaggio di queste ultime. Sia le statine che l’ezetimibe, hanno la nota 13, cioè possono essere prescritte dal vostro medico, tramite il SSN, solo se è presente una ipercolesterolemia famigliare o un elevato livello di rischio cardiovascolare.

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