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vene varicose

Le vene varicose

Le varici interesano più frequentemente gli arti inferiori e quindi sono più evidenti in estate quando si portano più spesso indumenti corti, inoltre in estate, a causa del caldo vanno incontro a recrudescenze.

 

Le varici sono delle dilatazioni venose e sono appunto più frequenti a livello degli arti inferiori. La circolazione venosa degli arti inferiori si divide in due parti: una circolazione profonda ed una superficiale. La circolazione profonda è costituita da una vena di grosso calibro che scorre in profondità in tutto l’arto inferiore e sfocia poi ,nell’addome, nella vena cava inferiore che porta il sangue fino al cuore. La circolazione superficiale è costituita da due vene di calibro inferiore che decorrono più in superficie e che sono la vena safena maggiore, sul lato mediale della gamba, e la vena safena minore sul versante laterale. Entrambe poi sfociano nella circolazione venosa profonda. Le varici degli arti inferiori possono essere causate da: 1) Ostruzione della circolazione venosa profonda per una trombosi venosa 2) Insufficienza delle valvole delle vene superficiali. Queste ultime sono delle valvole con aspetto a nido di rondine che permettono la circolazione del sangue dal piede in su e non viceversa, se tali valvole divengono mal funzionanti, il sangue ristagna nelle vene che si dilatano formando quindi delle varici. Le varici sono più frequenti nel sesso femminile per cause ormonali, ma anche perchè in gravidanza, l’utero ingrossato preme sulle vene del’addome facilitando il ristagno di sangue e l’insufficienza valvolare. Altri fattori di rischio sono l’obesità e le professioni che comportano prolungate stazioni erette. Ma probabilmente il fattore di rischio prevalente è l’ereditarietà. La terapia risolutiva delle varici degli arti inferiori si basa su interventi chirurgici quali lo stripping della safena che consiste nel praticare un’incisione alla radice della coscia ed una a livello della caviglia e quindi procedere all’asportazione completa della vena safena. Altri tipi di interventi possono utilizzare il laser, che permette di coagulare e poi dissolvere le vene di minori dimensioni e la scleroterapia, che consiste nell’iniettare nella vena una sostanza che crea una irritazione chimica delle pareti venose che quindi collabiscono. Le terapie mediche si basano soprattutto sulla somministrazione di farmaci o fitoterapici che però hanno soprattutto la funzione, rendendo più toniche le pareti venose di impedire un peggioramento della patologia. I fitoterapici più prescritti sono: l’escina (derivato dell’ippocastano), la centella asiatica, la rutina , la diosmina e il mirtillo viola. Utili sono anche le cure termali. Anche in questo caso comunque la prevenzione è più importante della terapia. Nei soggetti a rischio è importante seguire certe avvertenze: evitare prolungate stazioni erette, evitare calzature coi tacchi, non esporre le gambe a temperature eccessive, indossare calze elastiche a compressione graduata 140 denari.
Come già detto le varici interessano più frequentemente gli arti inferiori ma possono colpire anche altri distretti. Quando le dilatazioni venose interessano le vene del canale anale e del retto si formano le emorroidi, la cui insorgenza è favorita dalla stitichezza. Le emorroidi si possono rompere durante la defecazione provocando emorragie anche abbondanti. Varici possono formarsi anche nel setto nasale con conseguenti emorragie nasali (epistassi). In alcuni casi le varici possono interessare le vene spermatiche causando varicocele che se bilaterale può essere causa di sterilità maschile. Tipiche dei pazienti affetti da cirrosi epatica in fase avanzata sono le varici esofagee. La loro rottura è causa di una grave emorragia digestiva che rappresenta una vera emergenza medica.

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