E’ necessario rivedere la Riforma dello sport, al fine di rimuovere gli onerosi adempimenti ivi contenuti, che rischiano di mettere a repentaglio la sopravvivenza delle numerose realtà sportive, specialmente quelle a carattere dilettantistico e di piccole dimensioni.
Inoltre, occorre fare chiarezza in merito al pagamento dell’IVA e del credito d’imposta, a seguito della Riforma intervenuta a livello nazionale: così durante la presentazione della mozione, discussa (e approvata) in Consiglio regionale, dal primo firmatario, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Diego Invernici.
“La riforma dello sport, a suo tempo attuata, va rivista: molte le criticità, soprattutto sul versante degli adempimenti, complessi, sia fiscali che tributari, che necessitano di specifiche figure professionali, a discapito soprattutto delle piccole realtà, ossatura del mondo dello sport ed elementi cardine delle comunità locali, sia in termini associazionistici che di presidio territoriale – ha commentato il consigliere regionale Invernici – Fra i punti critici, emersi nei tanti confronti che abbiamo tenuto con le realtà sportive, vi sono l’aumento importante dei costi ed un aggravio burocratico, finalizzato a fronteggiare gli adempimenti previsti dalla Riforma, fra cui l’obbligo di aprire partita IVA per lo svolgimento, in via continuativa, dell’attività di gestione sportiva, anche dilettantistica.
Infatti, secondo il D.Lgs. 36/2021 è un “lavoratore sportivo” l’atleta, l’allenatore, l’istruttore, il direttore sportivo, il direttore tecnico, il preparatore atletico e il direttore di gara che, senza distinzione di genere e indipendentemente dal settore, esercita attività sportiva remunerata. Oggi il dirigente di una piccola realtà associativa dilettantistica assume il ruolo di datore di lavoro con conseguenti responsabilità personale sotto l’aspetto penale e fiscale. Da ultimo, la duplicazione degli adempimenti amministrativi e fiscali per l’anno 2023 come, ad esempio, per la Certificazione Unica e il versamento dell’IVA e del credito d’imposta”.
Al riguardo è intervenuto il Sottosegretario regionale allo Sport e Giovani, Lara Magoni: “Accolgo con favore questa mozione perché rappresenta il riassunto di quanto emerso dagli incontri svolti in occasione del mio tour di ascolto dello sport regionale “#Enjoysport-Lo Sport in Lombardia, al quale hanno preso parte diversi colleghi consiglieri. È quindi mia intenzione farmi portavoce presso il Governo, al fine di sviluppare un dialogo tra i soggetti interessati, consapevole del sostegno di Fratelli d’Italia e di gran parte del Consiglio regionale lombardo. Ogni cambiamento necessita di tempo e confronto al fine di ottenere il migliore risultato. Lo sport di base, le piccole, grandi società e associazioni sportive, rappresentano il punto di partenza imprescindibile di un percorso che vede la Lombardia tra le regioni più sportive e vincenti d’Europa. Ritengo perciò opportuno sia la nostra regione a farsi prima promotrice di un dialogo costruttivo ed efficace per migliorare il settore sportivo italiano”.
Nel corso della discussione è intervenuto il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Giacomo Zamperini: “La riforma dello sport presenta alcune criticità, come emerse nei confronti di tanti incontri con le Associazioni. Lo sport unisce e servono modifiche in corso d’opera al testo normativo. Senza le piccole Associazioni non ci sarebbe offerta formativa, educativa, pedagogica, fonte di aggregazione oltrechè realtà che perseverano valori fondamentali per la crescita della persona e della comunità. Da qui la necessità di superare le criticità burocratiche presenti nella riforma stessa. Particolare attenzione va prestata alle ASD che operano nelle aree interne e nelle terre alte. Per loro vanno previsti criteri di premialità nei Bandi e finanziamenti ad Hoc”.
