Si chiama «Artigiani del Cibo» ed è il nuovo percorso di conoscenza e socializzazione nato per rafforzare il senso di appartenenza delle identità locali attraverso la passione per il lavoro della terra, la costruzione di percorsi agroalimentari e le storie di uomini e ambienti di ieri e di oggi. A partire dal mese di giugno, presso la BibliOsteria di Ca Berizzi a Corna Imagna (contrada Regorda) si terranno le conversazioni a cena con quattro artigiani del cibo della Valle Imagna. All’interno dell’iniziativa, saranno ospitati allevatori ed agricoltori della valle che, attraverso prodotti ricchi di storia e di cultura, si propongono con il loro lavoro e i beni alimentari connessi con il territorio. «Essi sono lo specchio della valle Imagna − fanno sapere gli organizzatori dell’iniziativa −. Ascolteremo le varie storie, assaggeremo i loro prodotti, cercheremo di cogliere gli elementi salienti delle singole esperienze, con i punti di forza e di debolezza di ciascuna realtà produttiva».
I vari protagonisti introdurranno gli ospiti non solo nei sapori della loro terra, ma specialmente nel bagaglio di conoscenze e abilità artigianali ancora in grado di tramandare un patrimonio umano che rappresenta il bene collettivo più importante da salvaguardare. L’incontro di antiche e nuove produzioni documenterà così anche la rinnovata tensione imprenditoriale e la capacità del contesto di rigenerare nuove comunità rurali, ora più consapevoli e attente ai valori dell’ambiente e della qualità della vita. Ognuno degli incontri si terrà all’interno della BibliOsteria di Ca Berizzi, e saranno articolati in due momenti. Alle 19.30 ci sarà la presentazione dell’ospite, delle produzioni e delle attività aziendali. La cena sarà dalle ore 20.30. Chi parteciperà a tutte le serate avrà diritto ad ottenere un volume omaggio del Centro Studi Valle Imagna.
Gli appuntamenti in programma sono in tutto quattro, il primo si terrà venerdì 9 giugno. Ospite Osvaldo Locatelli, che a Corna Imagna ha un caseificio, e che sulle orme della mamma Rosa Carminati, produttrice storica dello Stracchino all’antica delle Valli orobiche (presidio Slow Food), continua a proporre insieme ad altri prodotti caseari attuali ad esso riconducibili, tutti a latte crudo, intero e a munta calda. Venerdì 23 giugno ospite nello spazio rurale ci sarà Andrea Togni con CheLuma, l’allevamento a ciclo biologico completo di lumache Helix Aspersa di Almenno San Salvatore. Protagonista, venerdì 7 luglio, sarà invece lo zafferano di Luca Albergoni di Locatello. Alcuni terreni terrazzati, utilizzati nel passato per la coltivazione di vite, granoturco, tuberi e ortaggi, situati ai piedi della Costa dei Campi (Locatello), sono stati oggi utilizzati dal giovane per la coltivazione dello zafferano. Chiuderà poi, venerdì 21 luglio, l’azienda Orsobiodinamico di Maria Grazia Rota di Brumano. L’azienda, situata in alta Valle Imagna, in un ambiente incontaminato e lontano dalla città, produce piccoli frutti e confetture nel pieno rispetto dell’ambiente, applicando il metodo bidinamico che mira a stimolare le sinergie e gli equilibri all’interno del terreno e delle piante.
Gli incontri si terranno tutti a Ca Berizzi, a Corna Imagna in via contrada Regorda 7. Le prenotazioni per le quattro serate sono obbligatorie. Per informazioni al numero di telefono 366.5462000, oppure alla webmail: info@caberizzi.it. Sito web: caberizzi.it.