Raffiche di vento fortissime hanno spazzato anche oggi l’intera Italia del nord causando problemi alle impalcature, alle coperture ai tetti dei capannoni. La media Valcamonica fin dalla giornata di ieri è stata alle prese con potenti raffiche di veto. Potenti al punto da scoperchiare tetti e sradicare alberi, mettendo. I paesi più colpiti sono stati Esine e Breno, ma anche l’Altopiano bornese è stato coinvolto.
A Esine il vento ha scoperchiato parte della copertura dell’edificio delle scuole elementari, a ridosso del centro, costringendo il sindaco Emanuele Moraschini a chiudere via Civitanova Marche, che corre a fianco dell’immobile, per il pericolo che le lamiere divelte potessero finire in strada.
A poca distanza altre folate di vento hanno causato danni all’edificio della Eli-Fly, società di elicotteri, con parte del tetto sollevato e vari altri disagi. Anche in questo caso il primo cittadino ha chiuso la strada a fianco dell’immobile, in località Sacca, ma si è temuto di dover intervenire anche sulla vicina statale 42.
A Breno la copertura della palestra del liceo Golgi è stata sollevata in un paio di punti. Non molto lontano i vigili del fuoco sono intervenuti anche sul tetto della sede dell’Azienda dei servizi sociali, a fianco di quella della Comunità montana, dove sono state spostate numerose tegole. In via Valverti, poi, è finito a terra un palo dell’illuminazione.
Colpita pure la frazione di Campogrande, dove sono cadute alcune piante, ma soprattutto le località tra Degna, Campolaro e Bazena, dove sulla provinciale 345 sono finiti al suolo diversi alberi. Per questo la Provincia, a scopo precauzionale, ha chiuso la strada da Degna, per intervenire. Numerose le chiamate ai Vigili del Fuoco, che hanno lavorato per tutta la giornata per affrontare le emergenze e mettere in sicurezza le aree più colpite