I militari della Tenenza della Guardia di Finanza di Pisogne, dopo complesse indagini di polizia giudiziaria ed approfonditi riscontri contabili, hanno concluso l’operazione denominata “Volt”, nei confronti di una società operante nel settore della fornitura di servizi di impiantistica elettrica, contestando circa 16 milioni di euro di costi falsi utilizzati in contabilità tra il 2012 ed il 2015.
L’attività di intelligence delle fiamme gialle camune, i riscontri effettuati per il tramite delle banche dati in uso al Corpo, oltre alle numerose acquisizioni di dati e notizie, hanno permesso di delineare compiutamente la frode. E’ stata individuata l’azienda, operante da diversi anni nel territorio bresciano, che, contestualmente, non solo emetteva false fatture per altri soggetti economici ma creava e utilizzava false fatture con la specifica finalità di abbattere il proprio imponibile.
L’amministratore dell’impresa controllata (G.G., di anni 48, di Piancamuno) è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Brescia per aver presentato, negli anni di imposta considerati, dichiarazioni fraudolente e per aver emesso fatture d’acquisto per operazioni inesistenti.
A conclusione dell’attività, i finanzieri hanno constatato falsi costi dichiarati per 16 milioni di euro, tra il 2012 ed il 2015, ai quali sono stati aggiunti oltre 6,5 milioni di euro di I.V.A. evasa.