Erano passati diciotto lunghi mesi dall’ultima volta ed anche per questo la processione di domenica 18 luglio rappresenta un segno di speranza. Si sono concluse a Gandino le celebrazioni in onore della Beata Vergine del Carmine, venerata nella chiesa di Santa Croce. Il ritorno ad una processione aperta ai fedeli era in programma venerdì 16 luglio, ma il maltempo ha imposto due ulteriori giornate di attesa. Un evento non da poco per le comunità dell’Unità Pastorale retta da don Innocente Chiodi, poiché la radicata e diffusa devozione legata a Basilica, parrocchiali e chiese sussidiarie vede celebrate in paese, ogni anno, almeno una dozzina di processioni.
Grazie al coordinamento della Confraternita del Carmine, il Settenario di preghiera ha preparato le giornate conclusive con le riflessioni guidate dal missionario monfortano padre Giovanni Crippa.
Sabato 17 luglio si è tenuto lo spettacolo teatrale all’aperto in piazza Santa Croce, nell’ambito della rassegna “Desidera Teatro Festival 2021”. “Gesù figlio dell’uomo” di Khalil Gibran è stato proposto da Ferruccio Filipazzi e, alla chitarra, Claudio Fabbrini. Domenica 18 luglio la processione conclusiva, accompagnata dal Civico Corpo Musicale e dalla Corale Luigi Canali, è partita dalla Basilica ed ha percorso a ritroso le vie di Cima Gandino cui la pioggia aveva negato venerdì il transito della processione. A chiudere i festeggiamenti, alle 21 è stato il concerto lirico-strumentale in Piazza Santa Croce, diretto da Aleandro Martinelli, con il Civico Corpo Musicale di Gandino ed il Coro Amici della Musica Sacra di Bergamo.
Violenza di genere: installata una panchina rossa a Chiavenna
Prima Sondrio poi Sondalo, quindi Morbegno e ora a Chiavenna: sono quattro le panchine rosse installate nei Presidi dell’Asst Valtellina e Alto Lario, a rappresentare