“E quindi uscimmo a rivedere le stelle”, scriveva Dante dopo un tormentato viaggio negli inferi. Lo stesso vogliamo fare noi dopo un anno di pandemia, lo stesso vogliono fare i più giovani ai quali è stato chiesto di avere pazienza, di adattarsi a crescere in un vaso troppo ristretto per poter sbocciare davvero.
Sono proprio gli alunni del consiglio comunale dei ragazzi delle medie di Pisogne a lanciare messaggi di positività ai loro stessi coetanei, decidendo di aderire alla proposta delle insegnanti inerente a un concorso di poesie interno all’istituto. L’iniziativa è nata in occasione del Dantedì, ed è stata organizzata totalmente a distanza perché la zona rossa non ha permesso di fare altrimenti.
Il consiglio dei ragazzi ha scelto i membri che andranno a comporre la giuria che comunicherà i vincitori il 21 aprile, giorno della nascita del Sommo Poeta. I componimenti, che dovranno avere come tema la vita, dovranno essere inviati entro il 7 aprile alla mail del consiglio comunale dei ragazzi (ccr@istitutocomprensivopisogne.com).
Perché proprio la vita? Perché Dante ci insegna che, a volte, per arrivare in Paradiso bisogna passare dall’inferno. La Divina Commedia è una delle opere più attuali di sempre. Infatti, pur essendo stata scritta secoli e secoli fa, continua a parlarci ancora oggi. È sì divina, ma anche umana. Narra storie di passioni, sentimenti, valori, miserie e ideali che appaiono all’occhio del lettore come profondamente umani, vicini a noi per la loro fragilità tutta terrena.
Maria Ducoli