“Tutto comincia quando tutto pare incarbonirsi”. La citazione del premio Nobel Eugenio Montale calza a pennello per l’Asd Gandinese 2015, che come tutte le società legate al calcio dilettantistico vive da mesi nel “limbo” della pandemia, con attività agonistica (e non solo) praticamente sospesa da un anno. Lo staff rossonero, guidato dal presidente Carmelo Canali non ha certo atteso l’evolversi dei vari stop imposti dalle restrizioni Covid 19 ed in queste settimane ha messo nero su bianco gli step utili alla ripresa ed alla programmazione per la prossima stagione.
“Non abbiamo mai smesso di lavorare – conferma Canali – nemmeno durante questa pausa prolungata e obbligata. Vogliamo guardare al futuro con speranza e determinazione e la nostra ambizione è riuscire a creare una nuova squadra Esordienti con ragazzi nati negli anni 2009 e 2010, per rafforzare il settore giovanile. Le porte della società e (speriamo presto) del Gandinese Stadium sono aperte a tutti. Ci piacerebbe anche incrementare le squadre delle annate 2005, 2006, 2007 e 2008, rafforzando i due bellissimi gruppi (Allievi e Giovanissimi) già operativi sotto la guida dei nostri tecnici qualificati. Non inseguiamo intenti speculativi, ma solo e soltanto un programma che veda andare di pari passo la crescita dei ragazzi, in primis, e quella della nostra società, giovane per i giovani”.
Quello della nuova squadra Esordienti era un desiderio già coltivato nel 2020, poi le restrizioni della pandemia hanno necessariamente preso il sopravvento. Negli ultimi giorni la società rossonera, che al fianco di Canali vede operativi anche il vicepresidente Fabrizio Canali ed il direttore sportivo Giorgio Robecchi, ha anche nominato il nuovo responsabile del Settore Giovanile. Il prescelto è Matteo Bonomi, calciatore classe 1979 che vanta un ricco curriculum nel calcio che conta (Alzano Virescit, Saronno, Legnano, Rodengo Saiano, Pro Vercelli, Scanzorosciate sono alcune delle casacche in bacheca). Lavora da due anni con la squadra Giovanissimi, affiancato da Omar Moretti e da Enrico Botta.
Nel ruolo di coordinatore dialogherà con gli altri esponenti storici del vivaio rossonero: Giuseppe Ricuperati, Massimo Canali e Oriano Signori. “A Gandino – spiega Bonomi – innanzitutto ci si diverte, senza la minima pressione riguardo ai risultati, ma con un’immensa voglia di fare gruppo, diventando amici. Questa è la cosa più importante per ogni dirigente della Gandinese. Centrali sono la crescita tecnica, la dedizione e l’impegno, ma anche la felicità di stare insieme”. “Il nostro spirito – aggiunge – è dare una mano alle famiglie nel processo di crescita dei loro figli. Le nostre porte sono aperte a tutti”. Ci sono insomma tutti gli ingredienti per rinverdire i fasti di una società che ha fatto la storia del calcio. Il futuro, a Gandino, è adesso.