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Lovere: la Casa della Serenità diventerà una “Cittadella della Salute”

È lo studio Laboratorio Permanente di Milano, fondato da Angelica Sylos Labini e Nicola Russi, il vincitore del concorso progettuale avviato poco più di un anno fa dalla Fondazione Beppina e Filippo Martinoli – Onlus di Lovere per raccogliere le migliori proposte di intervento con cui avviare l’ampliamento della Casa della Serenità. La struttura oggi dispone di 110 posti letto e la Fondazione che la gestisce intende sfruttare la volumetria del lascito “ex Ottoboni” per realizzare 15 appartamenti protetti, 36 posti letto, un parcheggio interrato e altri locali di servizio e di collegamento con le attuali palazzine.

La proposta è caratterizzata da tre nuovi corpi di fabbrica due dei quali, partendo dal versante attualmente occupato dalle palazzine Ottoboni, si protendono verso il lago. Questa scomposizione permetterà di mantenere il più possibile la continuità visiva del verde che lo attraversa. Il progetto prevede inoltre la realizzazione di alcuni luoghi di comunità: un giardino, degli orti e una piazza pensata per favorire l’incontro tra chi vive presso la RSA e la cittadinanza esterna. “La parola chiave per lo sviluppo del progetto è stata “fragilità”, che sembra un termine negativo ma che in realtà ci rimanda alle cose più preziose che abbiamo – spiega Nicola Russi -, e proprio dalla preziosità di questo paesaggio è nata una proposta che assecondasse la pendenza del terreno per conservare la continuità degli elementi naturali tra monte e valle, per ridurre le opere di sbancamento del territorio”.

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Tra l’edificio esistente e il nuovo, una “piazza belvedere” ridurrà la distanza tra la vocazione alla cura della Casa della Serenità e il suo ruolo pubblico per Lovere. “Godere di una piazza, un nuovo punto di vista sul lago e sul paese, che possa essere anche un’attrattiva per i turisti – continua Nicola -, diventa fondamentale per gli anziani che vogliono sentirsi parte di una comunità”. Queste interazioni tra la struttura e l’esterno sono state basilari nella costruzione del progetto. “Tutti questi elementi hanno convinto il nostro Consiglio di Amministrazione orientandone la preferenza sulla proposta di Laboratorio Permanente – analizza Gianluigi Conti, presidente della Fondazione a cui fa capo la residenza sanitaria assistenziale loverese -. L’intenzione è di dare il via ai lavori nel giro di un anno. L’impegno economico prevede un investimento di 12 milioni di euro”.

Progettare qualità significa arricchire le nostre vite e questo è un dono che si protrarrà lungo i decenni, come i bellissimi palazzi della Lovere antica fanno oggi – spiega Luca Molinari, di “Luca Molinari Studio” di Milano -. Questo è il primo percorso pubblico fatto su una casa di riposo in pieno Covid, il primo in tutta Italia: dovete esserne orgogliosi”. Il compito ultimo è rendere le vite più semplici. “Il progetto risponde pienamente a queste esigenze grazie a un uso di materiali e tecniche costruttive sostenibili – conclude Luca -, puntando a un edificio in cui ospiti e chi ci lavora quotidianamente possano godere dei benefici della vita collettiva”.

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L’iniziativa della Fondazione Beppina e Filippo Martinoli – Onlus punta a potenziare i servizi già in essere, creando una “Cittadella della Salute”. In questa logica di valore condiviso le persone, gli enti, le aziende e le associazioni sensibili potranno già dai prossimi mesi essere parte attiva per supportare, anche economicamente, la nuova progettualità. Con l’avvio dei lavori saranno infatti attivate specifiche proposte di sostegno e donazione.

Francesco Moretti

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