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Polizia di Stato: nuovo dispositivo di controllo del territorio

A partire da venerdì 17 luglio, la Questura ha riavviato un articolato sistema di controlli straordinari del territorio.

Le permanenti istanze di sicurezza avanzate dalla comunità cittadina e della provincia necessitano di risposte chiare, tangibili ed immediate, in particolar modo sul fronte del contrasto alla criminalità predatoria, al degrado urbano ed a tutte quelle forme di illegalità diffusa che, nella vita quotidiana, rischiano di diminuire il livello di sicurezza percepita della cittadinanza.

Ed è proprio partendo, tra le altre cose, dai numerosi esposti presentati da cittadini comuni, comitati di quartiere ed associazioni, che la Questura ha provveduto a riorganizzare i servizi straordinari di controllo del territorio, che si affiancano ed integrano l’attività ordinaria svolta dagli uffici della Questura preposti al contrasto alla criminalità diffusa.

Si tratta di servizi già sperimentati durante l’anno appena trascorso, ma che sono stati riorganizzati secondo una metodologia nuova. In particolare, in base anche a direttive dipartimentali, il Questore della Provincia di Brescia, in qualità di Autorità provinciale di Pubblica Sicurezza sotto il profilo tecnico operativo, ha rimodulato i meccanismi organizzativi, di pianificazione, programmazione ed esecuzione di tali controlli, sulla base delle seguenti linee:

1. analisi degli esposti presentati dalla comunità cittadina;

2. analisi dei reati e delle più significative fenomenologie criminali, con successiva individuazione e mappatura delle zone maggiormente esposte a tali fenomeni;

3. messa a fattor comune di tali dati, attraverso la convocazione trimestrale di un Tavolo Tecnico Permanente, cui partecipano le diverse articolazioni della Questura (Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, Divisione Polizia Anticrimine, Squadra Mobile, Divisione Polizia Amministrativa, Ufficio Immigrazione, Polizia Scientifica) e altre articolazioni della Polizia di Stato (Reparto Prevenzione Crimine e Unità Cinofili). Per tali servizi, inoltre, è stata riavviata una importante collaborazione con la Polizia Locale, che mette a disposizione della Questura il proprio prezioso patrimonio informativo e di risorse umane per una maggior efficacia di tali servizi.

4. In base alle risultanze del Tavolo Tecnico Permanente, viene stilata una ordinanza che mensilmente disciplina, in maniera analitica, le modalità di esecuzione di tali controlli, attraverso l’individuazione, in particolare, degli obiettivi che, per ogni singolo servizio, vanno perseguiti, con l’indicazione delle relative modalità esecutive e dei target da raggiungere.

5. i risultati dei singoli servizi vengono quindi ridiscussi in sede di successivo Tavolo Tecnico Permanente, unitamente ai nuovi esposti eventualmente pervenuti in Questura e ai nuovi dati nel frattempo elaborati, al fine di testare l’efficacia di tali controlli, suggerire modifiche, aggiungere nuovi target e progettare nuove modalità esecutive.

L’organizzazione e l’esecuzione di questi servizi prevede dunque l’impiego di equipaggi multidisciplinari, mediante l’utilizzo delle diverse professionalità della Questura, allo scopo di rendere perfettamente autonomo ogni singolo servizio: impiego di reparti specializzati nel controllo del territorio e nel contrasto alla criminalità diffusa, di equipaggi specializzati nei controlli agli esercizi pubblici, di personale dell’Ufficio Immigrazione per trattare la posizione di stranieri eventualmente colti in situazioni di irregolarità, personale della Polizia Scientifica per le necessarie attività di documentazione, personale della Polizia Locale per la verifica del rispetto del Regolamento di Polizia Urbana e, in base alla disponibilità, unità cinofile della Polizia di Stato.

Più nel concreto, tali servizi si svolgono secondo modalità versatili e con target multipli: premesso che la zona presso cui effettuare i servizi viene individuata con le modalità prima elencate, se il cuore di queste attività è il controllo delle persone sospette, al fine di avere una mappatura completa di quanti frequentano zone considerate a rischio e a chi si accompagnano, ad esso si aggiungono le seguenti attività:

1. controllo dei parchi pubblici, frequentemente oggetto di esposti dei cittadini, e di altri quartieri ritenuti maggiormente a rischio;

2. controllo degli esercizi commerciali, mediante la verifica dell’identità degli avventori e la regolarità amministrativa del locale;

3. il controllo delle persone agli arresti domiciliari o sottoposte ad altre misure restrittive della libertà personale;

4. l’effettuazione di posti di controllo su arterie stradali ritenute strategiche per le finalità di prevenzione generale.

Per quanto riguarda, come si accennava, la prima giornata di controlli, questi hanno interessato principalmente il quartiere Sanpolino; le verifiche hanno permesso la identificazione di 93 persone, controlli amministrativi a 6 esercizi pubblici e controlli a 16 autoveicoli; infine, sono state effettuate verifiche domiciliari di 10 persone sottoposte a misure restrittive e di prevenzione.

Tali controlli, che proseguiranno incessantemente per tutta la stagione estiva e per i mesi a venire, si svolgeranno altresì nel Comune di Desenzano del Garda, grazie all’impegno ed al contributo del locale Commissariato di P.S. e della Polizia Locale del Comune gardesano.

La Polizia di Stato, da sempre vicina alle esigenze della comunità, rinnova il suo impegno per una maggiore tutela della cittadinanza, per assicurare elevati standard di vivibilità della nostra città e della nostra provincia, confidando nella consueta collaborazione dei cittadini bresciani, cui si rinnova l’invito di segnalare qualunque episodio che possa interessare gli attori deputati alla tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica.

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