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Attività venatoria: in vigore le nuove norme regionali

Sono entrate in vigore le ultime varianti alla legge regionale relative all’attività venatoria. Introduzione dell’obbligo dei pettorali ad alta visibilità per la caccia alla stanziale: “Nell’esercizio della caccia alla fauna stanziale e di selezione agli ungulati e nelle forme collettive della braccata, della girata e della battuta, è d’obbligo per tutti i partecipanti indossare il giubbino con pettorale e dorsale di colori ad alta visibilità”.

Inoltre, per i capi di migratoria prelevabile giornalmente, è stata introdotta la facoltà della Regione di adottare “specifiche disposizioni” per modificare il numero oltre i trenta previsti. Sarà anche possibile non rimuovere le strutture per chi per il periodo temporale in cui il titolare dell’autorizzazione per comprovata causa di forza maggiore sia impossibilitato nel rinnovo dell’autorizzazione. Potranno, poi, essere allestiti spostamenti temporanei per la caccia al colombaccio, anche attraverso l’uso di richiami vivi, all’interno delle aziende faunistico-venatorie, con il consenso del concessionario.

Infine, sono stati riformulati i periodi di prelievo di selezione agli ungulati:

  • Camoscio, cervo e muflone: dal 1° agosto al 31 dicembre;
  • Capriolo: dal 1° giugno al 30 settembre e dal 1° gennaio al 15 marzo al di fuori dalla zona Alpi;
  • Cinghiale: tutto l’anno. La caccia al cinghiale è consentita anche con l’uso di dispositivi per la visione notturna.

Le guardie volontarie durante l’esercizio delle loro funzioni dovranno indossare un’uniforme identificativa autorizzata dalla Prefettura con giubbino dotato di pettorale e dorsale di colori ad alta visibilità. Anche il copricapo dovrà avere le medesime caratteristiche.

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