Ferdinando Zamblera, impiegato 35enne di Casazza, è stato travolto e ucciso da un camion lungo la statale 42 a Spinone al Lago, poco dopo il confine con Monasterolo del Castello, nella mattinata di giovedì 25 agosto.
Indossava una tuta da ginnastica e stava camminando lungo il ciglio alberato della strada, in un punto dove la carreggiata descrive una leggera curva e dove non esistono marciapiedi né bordo stradale quando all’improvviso è stato travolto da un Iveco Stralis condotto da un 40enne di Albino. L’autista del camion avrebbe dichiarato ai Carabinieri di Casazza, intervenuti sul posto con i colleghi del Radiomobile di Clusone, che il 35enne si sarebbe gettato sotto le ruote del pesante automezzo: ma non vi sono altri riscontri alla testimonianza e all’incidente non avrebbero assistito testimoni. Da un primo rapido controllo da parte dei carabinieri non parrebbe trattarsi di un gesto spontaneo,. Al momento della tragedia il pedone non aveva con sé documenti e l’identificazione della salma ha richiesto tempi lunghi. Inutili i soccorsi portati sul posto dall’ambulanza d terra del 118 e dall’elisoccorso di Bergamo. La statale 42 è rimasta bloccata in entrambe le direzioni dal momento dell’incidente, avvenuto attorno alle 8,30, e fino alle 11,30 mandando il sempre inteso traffico in tilt per quasi tre ore. Il camion Iveco ha riportato una ammaccatura nella parte anteriore destra e il veicolo è stato sequestrato. La salma di Ferdinando è stata ricomposta all’ospedale Bolognini di Seriate, dove il fratello ha effettuato il riconoscimento.