E’ emergenza nutrie nella Bassa bresciana, zona in cui il carattere idrogeologico del terreno ne permette la proliferazione e la riproduzione.
A lanciare l’allarme sono alcuni sindaci dei comuni limitrofi e gli agricoltori, che lamentano ingenti danni economici ai raccolti. Oltre a danneggiare le colture i roditori scavano fosse e tane, rendendo il terreno sdrucciolevole e a rischio crollo, soprattutto agli argini delle strade, dove il passaggio di trattori con rimorchio potrebbe far franare le strade indebolite dagli animali.
Il problema è stato accolto dalle amministrazioni comunali interessate, che ne hanno riconosciuto l’urgenza e sono ora alla ricerca di una soluzione per arginare la complicazione: è stato avviato un progetto pilota su base di una ricerca sperimentale con cacciatori e ricercatori americani. Il sistema, già adottato con successo negli Stati Uniti e in Inghilterra, verrà discusso il prossimo lunedì a Quinzano, avrà un costo di 100mila euro e partirà il prossimo ottobre fino al mese di aprile dell’anno seguente.
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