In merito alla notizia diffusa da molti organ i di stampa, tra cui anche Montagne & Paesi, sul ribaltamento di una motoslitta nella zona del Passo Croicedomini con un uomo ferito, è emerso nelle utlime ore che l’uomo alla guida della motoslitta segnalata in Bazena la sera di giovedì 14 febbraio non si era ribaltato, ma era solo rimasto in panne e inoltre a rompere il lucchetto e spostare i newjersey non sarebbero stati i compagni nel tentativo di raggiungerlo, bensì altre persone intenzionate a passare per altri scopi.
Quando gli amici dell’uomo, partiti alla sua ricerca in motoslitta, erano transitati nella zona hanno notato che le barriere erano già spostate. Le forze dell’ordine, arrivate sul posto, erano state allertate dalla moglie dell’uomo che, non vedendolo rientrare al calare del buio, si era allarmata. Tutti sapevano comunque che i new jersey erano stati spostati subito dopo essere stati posizionati perché non vi era stato alcun avviso della chiusura della strada e in molti avevano ancora oggetti da recuperare nelle loro abitazioni e molti erano saliti a riprenderli. Il lucchetto, ripristinato nella giornata di lunedì 18 febbraio, era stato fatto saltare per altri motivi legati a recupero della legna. Ora si tenta di abbassare i toni polemici e andrebbe cercata una soluzione che unisca le varie esigenze, per una storia che ogni anno ormai diventa un tormentone che vede da una parte i tecnici della Comunità montana e del Parco, che ricordano sia il divieto di transito dei mezzi a motore sia il pericolo valanghe, dall’altro i fruitori anche delle motoslitte, che chiedono di creare una riserva dedicata o, in alternativa, di consentirne il passaggio extra confini del parco, magari modificandoli per collegare le aree in cui poter passare.