Nel tardo pomeriggio di venerdì 19 gennaio in una strada di campagna a Erbusco, al confine con Adro vicino a Ca’ del Bosco in via Lovera, è stato trovato il corpo completamente carbonizzato di una donna che dovrebbe essere di razza bianca.
Un ciclista che percorreva la strada sterrata tra in vigneti ha notato il cadavere riverso nell’erba: dia primi esami superficiali si tratterebbe di una donna, di carnagione chiara, tra i 25 e i 40 anni, ma dovrà essere l’analisi del Dna a stabilire con certezza l’identità della persona alla quale sarebbe stato dato fuoco proprio nella zona del ritrovamento, un’area verde tra sentieri frequentati da runner e ciclisti e le vigne, vicino all’autostrada A4 Milano-Venezia. Già in serata è giunta la conferma dai vertici della Procura di Brescia che si tratta di omicidio: il sostituto procuratore Teodoro Catananti ha aperto un’inchiesta contro ignoti. Sul posto del ritrovamento del corpo si è portato anche il procuratore facente funzione Carlo Nocerino. Per ora vi sono solo ipotesi tra cui quella che il corpo sia stato prima scaricato e poi bruciato da chi proveniva dall’autostrada, con una facile via d’accesso; quindi chi ha compiuto il gesto si è dato alla fuga. I resti carbonizzati della donna, il cui sesso è stato accertato dalle dimensioni del bacino, sono stati messi a disposizione degli specialisti della Medicina Legale del Civile di Brescia che dovranno fornire le risposte per delineare un quadro d’insieme. Secondo una prima analisi il cadavere sarebbe stato abbandonato recentemente, tra giovedì 18 e venerdì 19 gennaio: i sentieri della zona, infatti, sono molto frequentati da escursionisti, ciclisti e residenti, ma nessuno aveva notato il corpo prima. Gli inquirenti hanno acquisito le immagini di tutte le telecamere presenti in zona e, al vaglio dei Carabinieri, ora ci sono anche le denunce di scomparsa presentate in questi giorni non solo nel Bresciano, ma anche nelle province vicine, da Bergamo, a Cremona e Mantova.