Continuano gli episodi di bracconaggio. Questa volta è il turno di una guardia forestale bresciana, accusata di maltrattamento di animali e violazione delle regole sui richiami.
L’uomo, 34enne bresciano, è stato colto nella zona di Cozzo Lomellina, a Pavia, mentre stava catturando uccelli protetti dalla legge. Ad aggravare la posizione dell’uomo il suo ruolo di carabiniere forestale operante sul territorio di Brescia. Sotto il fuoristrada del bracconiere è stato inoltre trovato un grosso cassone, fissato con l’utilizzo di un magnete e usato per celare il bottino di caccia vietato. All’interno del nascondiglio sono state trovate delle pispole, una specie protetta, e delle allodole cieche usate come richiami vivi.
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