Un 56enne di Castel Mella, operaio con piccoli precedenti per droga, è stato iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di concorso in duplice omicidio: era lui al volante della Renault nera station wagon transitata sotto le telecamere di videosorveglianza nell’area artigianale di Flero, dove è avvenuto il primo delitto della folle giornata di sangue ad opera di Cosimo Balsamo, che ha ucciso Elio Pellizari di 78 anni nell’azienda di Flero e James Nolli di 61 anno a Carpaneda di Vobarno.
L’uomo ora è difeso dall’avvocato Lorenzo Cinquepalmi che per primo ha fornito le indicazioni alla Procura in merito al passaggio in auto del suo assistito: mercoledì mattina avrebbe risposto al citofono: alla porta c’era Balsamo, aveva l’ombrello perché pioveva. Gli avrebbe chiesto di portarlo in auto a Flero nella zona industriale. Balsamo era a piedi perché la sera prima la Polizia locale di Brescia gli aveva sequestrato la moto per guida senza patente e in garage gli era rimasta solo la bicicletta con la quale era arrivato all’abitazione del 56enne ora indagato. Fattolo salire sulla sua auto, il 56enne non avrebbe visto armi (secondo i Carabinieri aveva un fucile a pompa e due pistole con munizioni). Arrivati davanti alla ditta di Flero, che il testimone ha detto di non aver mai visto, Balsamo ha chiesto di lasciarlo lì e, dopo aver citofonato agli uffici della SGA, avrebbe fatto cenno al 56enne che poteva andare. Cosa è accaduto dopo lo avrebbe saputo solo guardando la televisione. Telefona al suo avvocato quando capisce che gli inquirenti cercano un’auto nera. Proprio la sua Renault station wagon. Questo venerdì l’uomo sarà sentito dal sostituto procuratore Erica Battaglia, titolare dell’inchiesta.