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Il Piano straordinario sulla Sanità ammonta a 500 milioni per il triennio 2017- 2019. Nuovi macchinari e innovazione tecnologica, edilizia sanitaria, riduzione delle liste di attesa, assunzione di nuovo personale e ulteriore riduzione dei ticket: questi i campi d’nvestimento.

Il Governo taglia alla Lombardia 280 milioni, ma la Regione guidata da Roberto Maroni riesce a trovare le risorse per continuare a finanziare le sue politiche strategiche e addirittura a varare un piano di investimenti straordinari nella Sanità di 500 milioni per il triennio 2017-2019. Il tutto senza aumentare la pressione fiscale sui cittadini. I dettagli sono stati illustrati dal presidente Roberto Maroni, che ha presentato alla stampa il Bilancio per il prossimo triennio.

RILEVANTI TAGLI – Il Governatore ha fatto sapere che Palazzo Chigi “ha deciso ben 280 milioni di tagli alla Lombardia”, ma grazie “ad un sistema di accantonamenti fatto prudenzialmente dall’assessore Garavaglia negli anni passati e con risparmi di gestione sull’organizzazione di Giunta e Consiglio, questa decisione del governo nazionale, non inciderà nelle politiche della Regione. Riusciremo – ha assicurato – a garantire le misure che abbiamo finanziato nel 2016″.

GOVERNO CONTESTATO – Maroni ha ribadito che la critica nei confronti dell’Esecutivo guidato da Matteo Renzi “è sul taglio della spesa corrente della Regione Lombardia, ma anche sulla legge che riduce la nostra capacità di finanziamento a debito, che infatti abbiamo impugnato di fronte alla Corte costituzionale. È una regola balzana che penalizza le Regioni virtuose e favorisce quelle che tali non sono”.

500 MILIONI – Il Piano straordinario di investimenti sulla Sanità, ha illustrato il Presidente lombardo, “ammonta a 500 milioni per il triennio 2017-2019. Risorse che sono state trovate anche grazie ai primi risparmi conseguenti alla riforma di evoluzione del sistema socio-sanitario”. I principali campi nei quali saranno investiti i soldi del piano straordinario, ha fatto sapere Maroni, “saranno: nuovi macchinari e innovazione tecnologica, edilizia sanitaria, riduzione delle liste di attesa, assunzione di nuovo personale e ulteriore riduzione dei ticket”.