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Un milione «dimenticato» dal comune, S.P. Resort ora chiede di pagare (a rate) da settembre


Ammonta a quasi 1 milione di euro (e precisamente 959,555 mila euro) il contributo sul costo di costruzione del “nuovo” centro termale, gestito oggi dal Gruppo Quadro Curzio, che la S.P. Resort Srl doveva versare alle casse del Comune di San Pellegrino Terme. Doveva, perché il contributo non è mai stato incassato dall’Ente pubblico. E ora la stessa società chiede di poter pagare in comode rate a partire dal prossimo mese di settembre.

A sollevare il problema sul mancato incasso della cifra è la minoranza in Consiglio comunale a San Pellegrino Terme (Lista Sorgente) attraverso il suo blog. “Il 6 giugno era stata presentata una interpellanza e il 12 luglio, 36 giorni dopo – il limite sarebbe 30 -, arriva la risposta: S.P. Resort non ha pagato”, scrivono sul blog. “Casualmente ora è stata predisposta la relativa delibera di Giunta; avevamo chiesto in che modalità e quante volte l’Amministrazione ha notificato il costo di costruzione dovuto all’Operatore privato. Ma a questa domanda non hanno risposto”. Poi una riflessione: I casi sono due – appuntano -, o l’Amministrazione si è proprio dimenticata, ma dimenticare di riscuotere un milione di euro non è una cosa da tutti i giorni; o non c’è stata nessuna dimenticanza, è stato fatto di proposito, una ipotesi peggiore e non la prendiamo nemmeno in considerazione”.

Fatto sta che è proprio grazie all’intervento di vigilanza della minoranza Lista SorGente che il comune riuscirà (si spera) ad incassare tale cirfra. “Avevano detto a noi che non ci si improvvisa amministratori – chiosano –. Senza la nostra “improvvisazione” non ci sarebbe nessuna minoranza nella possibilità di controllare e verificare il corretto operato dell’amministrazione. E, in questo caso, di sollevare una questione economica molto importante che, altrimenti, siamo sicuri non sarebbe stata resa nota”. “Se aggiungiamo le altre questioni – conclude il testo -, come per esempio quella del Parco del Casinò, per il quale, ricordiamo, sono stati spesi 250 mila euro e dopo pochi mesi ridotto a semplice boscaglia, il quadro si delinea in maniera netta”.


 

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