Vladislav Turcan, il 23enne moldavo che ha ucciso il patrigno Giuseppe Grillo nel pomeriggio del 7 agosto, si sarebbe sfogato con la madre via sms.
Dai messaggi emergerebbe la traccia di quel rancore che stava covando nei confronti del patrigno, poi esploso il pomeriggio del 7 agosto, nell’appartamento di via Mallegori 23, a Valtesse. Del messaggio è stato lo stesso ragazzo a parlare, durante l’interrogatorio davanti al giudice Marina Cavalleri. Turcan ha ucciso Grillo con nove coltellate e una martellata alla testa. Letale un taglio all’arteria ascellare sinistra. Ha anche colpito la madre Nathalia, 39 anni, fuori pericolo ma tuttora ricoverata all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Dopo il massacro, gli agenti lo hanno trovato seduto sul suo letto con il coltello in mano. Il messaggio, rispetto al quale gli inquirenti sono in attesa di riscontri dall’analisi del cellulare, rafforzerebbe la tesi della premeditazione contestata dal pm Emanuele Marchisio.