Alessandro Marini, 35enne milanese ma in ferie a Vezza d’Oglio, è stato ucciso dall’esplosione dell’ordigno bellico ieri pomeriggio nella casa di Vezza d’Oglio.
L’uomo si trovava all’interno di un box di una palazzina di via Stella quando, per cause ancora da accertare, si è verificata la fortissima esplosione che gli ha lacerato una mano e squarciato il petto. Il giovane, nonostante le gravissime ferite ed una scheggia nel cuore è riuscito a risalire fino al piano superiore dove il padre ha tentato di soccorrerlo. Purtroppo le condizioni dell’uomo erano molto gravi ed anche i soccorritori non hanno potuto fare altro che constatare il decesso. Alessandro Marini si sarebbe sposato ad Ottobre e collaborava con il Museo della Guerra Bianca di Temù in qualità di esperto di reperti storici. Pare proprio che l’rodigno sia stato da lui raccolto pochi giorni prima durante un’escursione sull’Adamello. (foto Giornale di Brescia)