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“Anche nel turismo la Lombardia è un luogo ideale dove investire: arrivi e presenze hanno registrato aumenti a doppia cifra e solo nell’ultimo anno abbiamo rivitalizzato e sostenuto il comparto con oltre 60 milioni di euro attraverso bandi, eventi, iniziative di promozione e di formazione, che hanno generato investimenti per più di 120 milioni”. È quanto ha dichiarato l’assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia, intervenendo nell’emiciclo del Parlamento europeo, in occasione della giornata mondiale del Turismo, alla conferenza “A european strategy to enhance the competitiveness of the tourism industry, a key driver for job creation”.

PA FATTORE DI EFFICIENZA PER FARE RETE – “Regione Lombardia – ha sottolineato l’assessore – è inoltre al lavoro per creare le condizioni favorevoli e soprattutto un nuovo ecosistema amico dell’impresa: una rete di accoglienza dove la Pubblica amministrazione non è vista come un ostacolo all’iniziativa imprenditoriale, ma come un fattore di efficienza in grado di facilitarla e accompagnarla”. “Da regione conosciuta nel mondo per il ruolo di leadership economica, nei settori manifatturieri, nei servizi, nella moda e nel design, la Lombardia – ha aggiunto l’assessore – sta finalmente rivelando anche la sua grande vocazione turistica forte di una ricchissima offerta e di una filiera sempre più competitiva. Oggi siamo arrivati ad essere la prima regione in Italia per investimenti in ricettività, per visitatori esteri e, come rilevato da un recente studio di Banca d’Italia, per spesa dei turisti stranieri”.

TERRA DI OPPORTUNITA’ ANCHE PER OCCUPAZIONE – “Alla luce delle stime di crescita del mercato fatte dall’Omt (organizzazione mondiale del turismo) e WTTC (World travel and tourism council) – ha rimarcato infine l’assessore – tutta la Lombardia, non solo Milano, si candida ad essere una terra di opportunità per il settore turistico con prospettiva di crescita e di lavoro senza precedenti per questa regione. Serve una forte politica europea del turismo, che aiuti gli investimenti, il miglioramento dell’accoglienza, la qualificane dei lavoratori e la promozione. Non servono nuove regole ma una capacità di lavorare insieme, di muovere risorse, di lavorare insieme esaltando le diverse qualità della nostra offerta turistica”.