Il GIP di Bergamo Lucia Graziosi ha disposto che il pm Emanuele Marchisio, che aveva chiesto l’archiviazione del caso, indaghi altri sei mesi sulla scomparsa di Franco Fiorini, il muratore di 45 anni sparito da Sarnico il 13 febbraio 2016. Tra i motivi ci sarebbero i rapporti con un amico imprenditore che risultava essersi allontanato nello stesso periodo.
Il dettaglio lo hanno messo in rilievo gli avvocati che assistono figlio ed ex moglie di Fiorini, nell’opposizione all’archiviazione. L’amica che si trovava in compagnia del muratore la sera precedente e la mattina in cui era sparito, aveva detto che Fiorini «le aveva confidato di aver avuto problemi collegati a questioni di false fatture e di soldi connessi a un suo rapporto con un personaggio rimasto misterioso». Gli avvocati sostengo che gli inquirenti non avrebbero approfondito le dichiarazioni di un conoscente in merito alla «asserita scomparsa, contestualmente a quella di Fiorini» di un imprenditore, «persona che in passato era in affari con Fiorini». Si tratta di un sessantenne di Villongo, in passato finito nei guai per una storia di fatture false, che effettivamente nello stesso periodo risultava irreperibile. All’epoca delle indagini la moglie del 60enne aveva dichiarato che il marito era lontano per lavoro, ma era un anno che non si vedeva con Franco Fiorini. A tutt’ora non risultano essere mai state depositate denunce di scomparsa nei confronti del 60enne. I legali dei familiari del Fiorini hanno invitato anche a indagare su un’altra circostanza riferita dall’amica e cioè il fatto che «la sparizione sarebbe da riconnettersi allo strano “suicidio” della sua ex compagna (una quarantenne di Credaro trovata morta in casa il 30 giugno 2014) quale vendetta da parte di presunti albanesi. Le indagini sulla sparizione del Fiorini dunque potrebbero avere una svolta imprevista.