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Lo sci alpino femminile ai piedi di super Sofia. Che diventa la prima donna jet azzurra a cinque cerchi, trasformando il sogno in oro splendente. La Goggia ha vinto la discesa libera ai Giochi Olimpici di PyeongChang, regalando la nona medaglia all’Italia che vale il sorpasso su Sochi 2014 e il terzo trionfo assoluto in questa edizione.

Una discesa regale, un mix perfetto di tecnica, potenza e velocità che ha messo in ginocchio le rivali più accreditate grazie a una progressione impressionante che l’ha portata a tagliare il traguardo in 1’39″22. Alle sue spalle la norvegese Ragnhild Mowinckel (+0.09) e l’amica-rivale americana, Lindsey Vonn (+0.47). Sofia ha costruito un trionfo straordinario dando voce alla sua capacità di esorcizzare i rischi senza mai perdere il controllo, trasformando le emozioni in un turbine di feroce determinazione e di inarrivabile ambizione. Consapevole dei suoi mezzi, della sua forza. L’oro sorride come lei, specchiandosi nel tricolore. Che ancora una volta sventola lassù, librandosi sopra a  tutti. 

Sedici anni dopo Daniela Ceccarelli (1ª nel SuperG di Salt Lake 2002) e a otto anni di distanza da Giuliano Razzoli (1° nello Slalom di Vancouver 2010), l’Italia dello sci alpino torna a svettare sul gradino più alto del podio olimpico. Sofia mette il suo autografo nella storia diventando la prima azzurra a vincere la discesa libera ai Giochi. È il gusto speciale di un trionfo unico.