A un giorno dal suo 18° compleanno, lo junior Stefano Viezzi si è fatto un enorme regalo in anticipo riportando in Italia la maglia iridata nella specialità del ciclocross.
A Tabor, il portacolori della DP66 si è aggiudicato uno spettacolare duello con il transalpino Aubin Sparfel, che all’inizio dell’ultimo giro, a causa di un problema meccanico, è stato costretto a piegare la testa al cospetto dell’allungo del campione italiano (sul podio, nella foto di Federciclismo).
Una giornata indimenticabile a coronamento di una stagione spettacolare, che ha visto Stefano mettere in bacheca il titolo italiano, la Coppa del Mondo (con tre successi di tappa) e altre sei gare internazionali. In quattro mesi ai massimi livelli, solo in un’occasione l’atleta è uscito dalla top 5 (il sesto posto in Coppa del Mondo a Benidorm).
«Non ci credo ancora, era il mio obiettivo dall’inizio della stagione e averlo realizzato non ha prezzo!», ha dichiarato ai microfoni di Eurosport il fresco campione del mondo.
L’exploit del giovane atleta di Majano non ha prezzo nemmeno per il movimento azzurro, visto che questa maglia iridata ha riscritto una pagina di storia, ormai ingiallita, del ciclocross nostrano: l’ultimo junior a essere salito sul podio di un campionato del mondo era stato Davide Malacarne, vincitore nel 2005; in campo maschile, inoltre, l’Italia torna a riportare a casa una medaglia a distanza di sedici anni dalla rassegna di Treviso 2008, chiusa dall’allora Under 23 Cristian Cominelli in terza posizione.
In gara nella stessa prova anche il debuttante Ettore Fabbro, che ha chiuso il suo primo Campionato del mondo in 28° posizione: una grande esperienza per il friulano (nella foto di archivio), che a metà gara era riuscito a risalire il gruppo , forte di 71 unità, collocandosi in 14° posizione; uno sforzo che il biker ha pagato nelle ultime due tornate.
Il mondiale chiude comunque una bella ultima parte di stagione per l’atleta classe 2007, che da dicembre in avanti, cioè dalla vittoria a Gallipoli, si è inserito a pianta stabile nel gruppo azzurro, con cui ha disputato le prove di Coppa del Mondo a Namur, Benidorm e Hoogerheide e le gare internazionali ad Albiate, Diegem e Heusden-Zolder.
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